BARI – Alla vigilia dell’incontro Messina-Bari, in programma domani alle ore 17:30, Michele Mignani ha analizzato il prossimo impegno e lo ha fatto attraverso un video diffuso dal club attraverso i propri canali ufficiali.
Queste sono le prime parole pronunciate dal genovese che è tornato per un attimo alla scorsa gara contro la Paganese: «E’ stata una partita che avremmo voluto vincere, però portiamo a casa questo punto e lo accettiamo con entusiasmo alla luce di come si è messa la gara e di come sia andata. La squadra è stata viva fino alla fine anche con un uomo in meno e adesso pensiamo alla prossima».
L’allenatore del Bari ha quindi spiegato su quali basi si fondano le valutazioni che sta effettuando in queste ore sull’undici titolare da mandare in campo in Sicilia: «Bisogna tenere conto sia degli aspetti tattici che di quelli fisici. Abbiamo perso un giocatore per squalifica e un altro per infortunio, ma chi ha giocato dall’inizio ha retto bene i 90 minuti. Chi è subentrato ha fatto altrettanto bene e la squadra, nonostante l’inferiorità numerica, ha corso fino alla fine. Faremo una valutazione generale per capire se far riposare qualcuno e se far fare minuti a qualcun altro».
Il mister dei biancorossi dovrà fare a meno di Bianco e Di Gennaro ed è indispensabile individuare l’elemento da posizionare nel cuore del centrocampo. L’indiziato numero uno è ovviamente Maita: «Stiamo valutando e teniamo in considerazione il fatto che Maita possa fare benissimo quel ruolo. Abbiamo però anche delle alternative in quanto in rosa ci sono centrocampisti molto duttili, per cui sotto questo aspetto siamo coperti e tranquilli».
L’ex Modena e Siena ha poi espresso la propria opinione su quale tipo di incontro si aspetti domani pomeriggio: «Sarà una gara come tutte le altre. Andiamo a giocare su un campo difficile, contro una squadra molto organizzata, che produce un calcio propositivo e che prova a giocare. Sarà una sfida combattuta che mostrerà anche aspetti tattici importanti».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione: «Le squadre devono essere intense. Gli aspetti agonistici e fisici sono predominanti in questo campionato. In tutte le partite dobbiamo quindi tenere sempre il ritmo alto e una grande intensità per tutta la durata del match. Non riusciamo a concretizzare in modo adeguato? Dobbiamo lavorare ancora su tante cose. Nelle ultime gare probabilmente ci è mancata la capacità di chiudere la partita o di andare sul doppio vantaggio, però c’è tempo per migliorare. Io credo che i ragazzi siano coscienti di quello che stiamo facendo. Dobbiamo tutti quanti insieme credere nel lavoro e cercare di dare continuità ai risultati».
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