BARI – Al termine della gara vinta dal Bari contro il Monterosi Tuscia, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato Walid Cheddira che ha così commentato l’esito del campo: «Siamo felici per la Vittoria che ci dà morale ed entusiasmo per continuare il nostro cammino nel migliore dei modi. La mia rete? E’ stata un’emozione unica e bellissima fare gol ed è sempre una cosa molto bella aiutare la squadra a vincere. A chi dedico il gol? Sicuramente alle persone care, la mia famiglia, mia zia e la mia ragazza».
Secondo l’attaccante biancorosso, il successo è importante, ma non deve illudere: «Con la vittoria di oggi mettiamo il primo mattoncino, ma siamo solo all’inizio. C’è ancora molto da lavorare. Anche per me vale la stessa cosa. Cercherò di fare massimo per la squadra».
La punta italo-marocchina ha poi spiegato cosa sia accaduto in occasione del contropiede verificatosi nel primo tempo e da lui finalizzato malamente nonostante la situazione estremamente favorevole: «Guardavo la porta ed ero abbastanza defilato, poi ho visto D’Errico che era completamente solo e peccato che la palla mi si sia alzata proprio all’ultimo altrimenti avrebbe potuto far gol tranquillamente lui a porta vuota. Sarà per la prossima volta».
L’ex Mantova ha anche voluto spiegare un po’ di più le proprie peculiarità: «Quando vedo lo spazio alle spalle dei difensori, riesco bene ad attaccare la loro profondità e lo spazio che ci lasciano. La mia caratteristica migliore è proprio quella di sfruttare la mia velocità in queste situazioni. Non è invece nella mia indole l’egoismo. Cerco prima di aiutare la squadra e di far conseguire il risultato perché le vittorie aiutano tutti ad avere maggiore visibilità. Il mio obiettivo stagionale? Sicuramente quello di fare meglio dell’anno scorso».
Il calciatore di proprietà del Parma è rimasto soddisfatto dell’intesa instaurata con Antenucci: «Mi sono trovato molto bene con lui e sono molto felice di questo. Speriamo di continuare così. Non siamo due vere prime punte e cerchiamo di non dare punti di riferimento per mettere in difficoltà le difese avversarie e, viste le praterie che si sono aperte oggi, l’abbiamo fatto molto bene. Quando io attaccavo la profondità, lui veniva incontro e viceversa, quindi avevamo lo spazio per fare la giocata. Personalmente sono stato bene per tutti i 90 minuti e non ho sentito nulla, quindi son contento così».
Il numero #11 dei galletti si è congedato dai microfoni della stampa con una battuta a riguardo degli ultimi arrivati: «Bisogna ringraziarli perché ci hanno dato una mano nel momento del bisogno. Da quando sono qui loro, in questi ultimi giorni gli l’intensità degli allenamenti si è alzata. Noto più grinta, più voglia ed entusiasmo. Il loro arrivo è stato fondamentale».
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