Mignani: «Non meritavamo di perdere, ma l’Andria non ha rubato nulla. Dispiace, ma ci aspetta un percorso di crescita e voglio pensare positivo…»


BARI – Nel post gara della sfida tra Bari e Fidelis Andria, valevole per il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Lega Pro, Michele Mignani è intervenuto al cospetto della stampa per analizzare a caldo il match.

«La squadra nei primi 5-10 minuti non è partita sciolta – ha esordito l’allenatore del Bari – ma è anche vero che nell’ultimo mese di lavoro  abbiamo fatto 15 giorni senza poterlo fare collettivamente e abbiamo disputato poche amichevoli. Queste sono indispensabili a darti un pochino di certezza e di sicurezza».

Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio la serata vissuta al “San Nicola”: «Per noi era la prima vera partita e non avevo idea di quale fosse la condizione. Invece buona parte dei giocatori sono arrivati bene fino in fondo. Dispiace perché credo che il Bari non meritasse di perdere, però sappiamo che ci aspetta un percorso di crescita e a volte un percorso di crescita passa anche attraverso delle partite così. Io mi auguro che la prossima partita che giocheremo in questo modo otterremo un altro risultato».

Secondo il 49enne di Genova potrebbe essere importante un innesto nella zona nevralgica del campo: «A centrocampo stiamo cercando un giocatore che possa darci qualità, dinamismo e che sia molto pulito nel gestire la palla, mettendosi a disposizione dei compagni. Cerchiamo un elemento che inoltre giostri da una parte all’altra e che sia intelligente nella fase di non possesso, accompagnando molto l’azione con le mezzali ed i terzini e dando anche equilibrio alla squadra quando siamo nella metà campo avversaria​».

A chi gli ha chiesto della prestazione di Bianco, l’ex Modena e Siena ha difeso il proprio giocatore: «Secondo me stasera ha fatto una buona partita perché ha lavorato bene nella fase di non possesso, ha tenuto corto il reparto, ha scalato dove c’era da scalare e ha sbagliato pochissimo anche nella gestione della palla. Comunque sia, alleno i giocatori che mi mette a disposizione la società e sono felicissimo di quelli che ho».

Quanto alla Fidelis Andria: «Abbiamo trovato un avversario al quale faccio i miei complimenti perché è venuto qua per fare la sua partita e non ha rubato niente ha, cercando di essere aggressivo quando ha potuto e di abbassarsi quando aveva meno forza».

Il ligure ha voluto poi spazzare via qualsiasi dubbio sull’affioramento di eventuali strascichi della passata stagione: «Quello che sarebbe potuto accadere dopo il rigore è l’affiorare delle scorie dell’anno scorso, però mi è sembrato che la squadra abbia reagito allo svantaggio e non ci sia riuscita solo sotto l’aspetto del punteggio. Abbiamo creato e non è sempre semplice farlo quando gli avversari si schiacciano e si abbassano. Invece noi ci abbiamo provato, abbiamo avuto occasioni tutto sommato anche abbastanza pulite. C’è grosso dispiacere per aver perso ed essere usciti dalla Coppa Italia e perché poi tutti quanti cerchiamo il risultato ed esso condiziona l’opinione sulla gara. Questo può lasciarti dei pensieri però io voglio provare a pensare positivo. Il campionato non è ancora cominciato e non voglio più pensare a quello che è successo l’anno scorso. Io non c’ero, qualcuno c’è stato, però è proprio dalle difficoltà che si impara a crescere. L’anno scorso non si è raggiunto l’obiettivo che era in preventivo, però nel calcio può succedere».

Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione: «Oggi sono lucido il giusto e domani forse lo sarò un po’ di più. Riguarderò la partita e cercherò di capire, ma so bene dove dobbiamo migliorare e che dobbiamo essere una squadra che arriva a far male. Oggi ci siamo arrivati e ci è mancato solo quel pizzico in più».






About Tommaso Di Lernia 759 Articoli
E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*