D’Errico: «Avrei scelto solo Bari e sono venuto qui per vincere e basta! Come si vince in serie C? Vi spiego…»


BARI – Alla sua prima intervista davanti ai giornalisti Andrea D’Errico è apparso sicuro di sé e decisamente convinto.

Il centrocampista lombardo ha esordito spiegando cosa l’ho ha spinto a ritornare in Puglia e quale campionato aspetta il Bari: «Un giocatore vuole sempre giocare per vincere. Ho deciso di interrompere il mio rapporto col Monza dopo 6 anni e ho scelto di sposare un progetto importante ed ambizioso come quello di Bari. Avrei scelto solo questa piazza. Del resto, qui in Puglia ho mosso i primi passi da professionista. Vorrei legarmi qui il più possibile e provare a fare la stessa scalata fatta in Lombardia. Sarà una stagione difficile ma dovremo centrare l’obiettivo a tutti i costi per riportare il Bari lì dove merita. Sono venuto qui per vincere e basta».

Il calciatore milanese ha quindi parlato dei De Laurentiis: «Sono una famiglia importante, con un grande esperienza maturata nel mondo del calcio. Lo dicono i numeri e quello che hanno fatto a Napoli e che sicuramente faranno qui a Bari. Per un giocatore, giocare in società così importanti è un onore. Speriamo di ripagare la loro fiducia sul campo».

Quanto al suo ruolo in campo e alle sue caratteristiche: «Negli ultimi 3-4 anni ho fatto la mezzala e mi piace andare a prendere palla e giocare con i compagni. In fase offensiva mi piace puntare l’uomo. In passato ho anche fatto il trequartista. Al momento sono al 65-70%, ma per l’inizio del campionato conto di raggiungere il top della condizione».

L’ex Monza non ha ancora potuto prendere confidenza con l’ambiente, ma non vede l’ora di farlo: «La città l’ho vista molto poco, ma per quel poco che ho visto mi piace tanto. Spero di poterla ammirare meglio nelle prossime settimane. I tifosi? Contiamo di vederli già a partire da sabato. Abbiamo bisogno di loro perché questa è una grande piazza e conosciamo quanto siano calorosi».

Il 29enne dei galletti  ha esperienza da vendere e ha provato a dare qualche piccolo consiglio in vista della nuova stagione: «Il girone C di serie C è il più tosto di tutti. Ci sono piazze importanti. Come si vince? Con l’equilibrio, sia nelle sconfitte che nelle vittorie. Non sempre vince la squadra più forte… ».

L’ultima battuta ha riguardato la scelta di cambiare numero di casacca: «La maglia numero 10? Dopo 6 anni ho deciso di cambiare numero. Mi hanno consigliato il numero 14, che è anche l’anno in cui ho conosciuto la mia compagna».






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