BARI – Nel pomeriggio, nella sala stampa del “San Nicola”, Walid Cheddira ha avuto modo di presentarsi ai giornalisti e ai tifosi del Bari.
In apertura di conferenza stampa, l’attaccante biancorosso ha provato a descrivere la sua posizione in campo e le sue caratteristiche: «Ho sempre giocato nel reparto offensivo e mi trovo benissimo col modulo del mister. In passato ho però anche fatto l’esterno d’attacco. Per me non fa differenza giocare a due o a tre».
L’ex Mantova appare davvero concentrato sull’obiettivo comune, anche a costo di sacrificarsi, e ci tiene a sottolinearlo: «Ovunque sia andato mi hanno detto di vedere in me la voglia e la fame di arrivare. Effettivamente, quando entro in quel rettangolo verde, in me scatta qualcosa in me che mi porta a sopperire alcune qualità che non ho. Cerco di fare il possibile per la squadra e per i compagni. I gol? Mi piace logicamente farne ma, se in una situazione di gioco vedo un compagno messo meglio, cerco di passare la palla per il bene comune e senza egoismi».
Mignani adotta un gioco piuttosto offensivo e la punta italo-marocchina è contento di quelli che saranno i suoi compiti in campo: «Il mister chiede agli attaccanti di fare cose diverse come l’assicurare l’aiuto e il sacrificio in fase difensiva. Lui vuole che le punte rientrino per tenere corta la squadra e quindi il mio compito non è solo quello di dare profondità all’azione con la mia velocità e la mia forza, ma anche quello di dare una mano in copertura».
Quanto ai suoi obiettivi stagionali: «Non mi sono prefissato un obiettivo particolare. Ogni partita penserò di dare il massimo e poi vedrò ciò che accadrà in campo. Andare in doppia cifra? Sarebbe un bellissimo obiettivo, ma mi interessano più le vittorie che i gol».
In questo Bari il calciatore di proprietà del Parma ha davvero dei compagni di reparto da cui imparare: «In ogni allenamento cerco di captare qualcosa di buono da ogni mio compagno di reparto ed arrivare ai loro livelli. La precisione e la cattiveria con cui loro cercano il gol sono un qualcosa che posso imparare dai vari Antenucci, Citro, Simeri e Marras».
In chiusura il numero #11 dei galletti ha spiegato per quale motivo ha scelto di venire a Bari: «Sono venuto qui perché ho voglia di riportare il Bari nelle categorie che merita e in ogni partita daremo il massimo per centrare questo obiettivo».
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