Nel post gara della sfida valevole per l’andata degli ottavi dei playoff del campionato di serie C, persa dal Bari per 1-0 in casa del Feralpisalò, Gaetano Auteri ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo il match.
«Complessivamente è stata una gara equilibrata – ha esordito l’allenatore del Bari – e noi non abbiamo fatto una brutta partita sebbene la prestazione di 3-4 elementi non sia stata obiettivamente quella che ci si aspettava. Probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, per quello che le due squadre hanno fatto in campo e per quello che abbiamo costruito anche noi. Abbiamo cominciato con un po’ di tensione e di pressione, muovendo poco velocemente la palla, però poi ci sono stati dei momenti in cui ci siamo alzati. Abbiamo trovato le mezze misure e, pur concedendo qualcosa, anche nel primo tempo abbiamo giocato e abbiamo cercato di costruire. Siamo stati anche pericolosi, talvolta anche solo potenzialmente, e nel secondo tempo abbiamo alzato un pochino il baricentro. Nel primo quarto d’ora della ripresa abbiamo fatto dei break importanti sulla trequarti avversaria che ci ha portato ad essere in superiorità numerica, con loro che avrebbero fatto fatica a recuperare, ma abbiamo poi perso dei palloni scioccamente, commettendo degli errori gratuiti e dando un pochino di coraggio all’avversario. In una di queste situazioni, anche a causa di una deviazione maldestra e sfortunata, con un tiro non irresistibile abbiamo preso gol. Questo episodio ha poi fatto la differenza».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio il pomeriggio vissuto al “Turina” di Salò: «Avevamo preparato due tipi di atteggiamento a seconda di quello che avrebbero fatto gli attaccanti. Questi ultimi, quasi sempre nel corso del primo tempo, hanno dato degli input un po’ più prudenti e quindi ci siamo abbassati, senza però mai rischiare, tranne nel caso di alcune situazione in cui abbiamo commesso degli errori individuali evitabilissimi. Forse per il fatto di poter giocare sui 180 minuti, la squadra ha scelto inizialmente di essere un po’ più prudenti e di perdere 20 metri di campo. Questa piccola pecca fa parte di questo gruppo, nonostante lo si addestri diversamente. Parliamo però di piccole cose che nell’economia di una gara comunque sono importanti. Di contro, ci siamo anche alzati e abbiamo spostato il gioco da destra e sinistra, costringendo giocatori come Tulli e D’Orazio a diventare i quinti o sesti di centrocampo. Non mi spiego come ad esempio, dopo un’azione importante sviluppata su un aggiramento da destra a sinistra, Sarzi Puttini abbia effettuato un altro passaggio ad appena 8 metri dalla porta. Tra l’altro, credetemi, il giocatore in allenamento tira dei missili e becca pure gli angolini!».
Il 59enne di Floridia, nonostante la sconfitta, resta ancora molto fiducioso: «Siamo complessivamente cresciuti nell’arco della partita, correndo fino all’ultimo, e abbiamo dimostrato di stare molto bene dal punto di vista fisico. Sicuramente più di loro. E’ stato un peccato aver sciupato situazioni importanti e quindi resta il rammarico della sconfitta, ma cambia poco perché comunque, anche se avessimo pareggiato, nel ritorno avremmo comunque giocato per vincere. Purtroppo è andata così, ma questo è solo il primo round di una partita contro un avversario che ha qualità. Non serve a nulla dirlo, ma ci sono altri 90 minuti e noi siamo in grado di ribaltare il risultato e di superare il turno».
In chiusura il tecnico dei galletti ha speso qualche parola su Pietro Cianci: «Le sue condizioni le conoscete. Il giocatore ha un’autonomia limitata ed è quindi un conto giocare per una mezzora e un altro è scendere in campo dall’inizio. Ora ci saranno 3 giorni di tempo per valutare tutto consapevoli che avremmo bisogno di sfruttare ogni nostra risorsa a disposizione».
Lascia un commento