Auteri: «Discreto primo tempo e brutta ripresa per la quale mi prendo le colpe. Alcuni giocatori non stanno come quando li ho lasciati…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine della gara persa contro la Turris


Nel post gara della sfida persa 3-0 dal Bari sul campo della Turris nella penultima giornata del girone C del campionato di serie C, Gaetano Auteri ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo il match.

«Abbiamo fatto un discreto primo tempo – ha esordito l’allenatore del Bari – giocando da squadra, aggredendo e concedendo poco.  Sembra un paradosso dirlo dopo un 3 a 0 in cui c’è poco veramente da dire. Poi abbiamo preso un gol stupido, in superiorità numerica, su una palla persa dopo un contrasto aereo e la Turris non è che avesse lì davanti dei “marcantoni”. Quindi siamo stati costretti a cambiare e ci siamo un po’ persi. Il secondo tempo è stato obiettivamente brutto. Non si è giocato e abbiamo avuto un’altra faccia rispetto al primo tempo, ma tutto è soltanto causato dalle mie scelte. Stavamo perdendo e i miei cambi hanno tolto alla squadra delle certezze e dei punti di riferimento, creando un po’ di confusione. Ci siamo disposti in un modo nuovo, con Marras e Rolando esterni bassi e questa era un’idea a cui stavo pensavo due mesi e mezzo fa, prima che andassi via. Oggi l’abbiamo riproposta ed è uno schieramento che potremmo rifare, sebbene ci sia bisogno di lavorarci un pochettino».

Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio quanto accaduto nei primi 45 minuti: «Quando parlo del primo tempo, mi riferisco a un atteggiamento più consapevole. Poi è chiaro, non siamo stati perfetti perché, se lo fossimo stati, avremmo fatto gol invece di sbagliare i controlli. E’ vero che non abbiamo fatto tanti tiri in porta, ma abbiamo creato delle situazioni anche in condizioni di difficoltà perché loro erano molto chiusi e di spazi non ce n’erano. Ci prendiamo questa sconfitta e faremo le giuste analisi».

Il 59enne di Floridia ha voluto prendersi tutte le responsabilità di quanto accaduto dopo l’intervallo: «Purtroppo le mie scelte nella ripresa sono dipese dalla prestazione di 5-6 giocatori un po’ al di sotto delle proprie possibilità, ma questo lo avevo già notato in settimana. C’è bisogno di ritornare a lavorare e di recuperare una condizione fisica migliore. Alcuni giocatori non stanno come quando li ho lasciati. In questo momento le negatività possono incidere e ce ne sono state parecchie negli ultimi due mesi. Quando un giocatore dal punto di vista fisico si sente più sicuro, si sente la gamba a posto e queste negatività non le avverte. Antenucci non ha la gamba e gli spostamenti veloci che aveva due mesi fa e la stessa cosa vale per Rolando e Sabbione. Questa settimana abbiamo fatto un buon lavoro e dobbiamo continuare a farlo. Dobbiamo avere anche un altro atteggiamento, ma questo aspetto lo valuteremo all’interno dello spogliatoio».

Nonostante la prova odierna, l’ex Catanzaro continua però a crederci: «Di crediti non ne abbiamo con nessuno quindi non possiamo chiedere proprio nulla. Ho detto ai ragazzi di stare zitti in religioso silenzio perché è giusto così e quindi parlo solo io. Non sono un mago, ma sono sicuro che le cose le miglioreremo e le risolveremo. Continua a essere positivo. Non chiediamo neanche tempo perché non possiamo più chiedere nulla. Potrei dire tante cose, ma non serve. Continuiamo a lavorare in funzione dell’ultima gara contro il Bisceglie che non so neanche se possa essere determinante o meno. Non ha nessuna importanza perché noi la dobbiamo fare diventare una gara importante. Dobbiamo continuare a fare un certo tipo di lavoro e prepararci come si deve per le partite successive. Poi tireremo le somme».

Quanto all’ipotesi di inserire il giovane Mercurio ad un certo punto del match, il siciliano ha ammesso che l’idea gli sia anche balenata in mente: «Certo che ci ho pensato. E’ un ragazzo che ha qualità, però in quel momento ormai ci eravamo messi con i due esterni Rolando e Marras e francamente non volevo affidargli un ruolo che lui non può fare. Avrei dovuto togliere Antenucci, ma francamente ho preferito fargli fare minutaggio e perché dobbiamo acquisire di nuovo consapevolezza. Ma poi, in una partita del genere, un ragazzo come Mercurio si sarebbe anche smarrito. E’ accaduto  ai più grandi, quindi figuriamoci! Lui ha bisogno di essere sostenuto e di essere inserito in un certo contesto e in un gioco di squadra importante».

Il tecnico dei galletti, tornato sulla panchina dei pugliesi dopo l’esonero di Carrera, si è congedato con un’ultima riflessione: «Non credo che abbiamo un problema mentale. Loro hanno giocato con molto più accanimento rispetto a noi, mostrando una condizione mentale positiva anche perché sono passati in vantaggio e hanno raddoppiato sempre su un nostro errore. Quindi hanno moltiplicato gli sforzi, mentre noi invece abbiamo subito tutto questo. Dal punto di vista agonistico, sembra che ci abbiano sovrastato, ma in realtà hanno giocato con grande sacrificio, con grande mentalità e con grande determinazione, alzando il tono agonistico della contesa. Noi siamo venuti meno, ma nel primo tempo tutta questa grande differenza dal punto di vista agonistico non si è notata. Siamo andati ad aggredire bene, abbiamo concesso poco».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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