BARI – Alla vigilia del match che il Bari disputerà in casa della Vibonese, in programma domani alle ore 15:00 allo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia, Massimo Carrera ha effettuato in breve la sua consueta analisi pre partita attraverso un video diffuso sui propri canali ufficiali dal club.
«Il gruppo sa che abbiamo ancora delle occasioni per poter raggiungere il secondo posto – ha esordito l’allenatore del Bari – e quindi ha la consapevolezza di andare a fare la partita e di cercare la vittoria. Ci esprimiamo meglio in trasferta? Questo deve essere una molla in più. In questo momento del campionato servono conferme».
L’avversario di domani è di quelli coriacei, difficili da superare e il mister dei biancorossi ne è perfettamente consapevole: «La Vibonese ha perso solo tre volte in casa? Questo dimostra che il suo è un campo difficile e che quella calabrese sia una squadra da battaglia. Per questo motivo sappiamo cosa ci aspetta e i miei giocatori dovranno essere pronti a guerreggiare a loro volta. Roselli? Ho giocato con lui sia Pescara che a Bari e so che è un allenatore con tanta esperienza. Sono sicuro che metterà in campo una squadra che ci darà filo da torcere».
La decisione, maturata in settimana dalla Lega, di far slittare la fine del campionato, e quindi la successiva gara contro il Palermo, ha fatto tirare un piccolo sospiro di sollievo al 56enne di Pozzuolo Martesana: «Credo che lo spostamento della partita contro i rosanero costituisca un aspetto molto importante perché avremo la possibilità di lavorare per una settimana intera sotto tutti gli aspetti fisici, mentali, tattici e tecnici».
Quanto alla posizione in campo di Maita e al momento particolare di Antenucci: «Mattia può giocare nel ruolo di uno dei due mediani, ma può anche agire da trequartista dietro la punta. Mirko sta bene fisicamente, ma l’attaccante purtroppo può vivere momenti del genere. L’importante è che giochi per la squadra».
Il lombardo ha quindi speso qualche parola sul giovane Mercurio che ha fatto così tanto bene nella scorsa sfida contro la Paganese: «Bisogna restare coi piedi per terra e usare calma nella gestione del ragazzo. Non è semplice neanche per lui. Ha dimostrato di poter stare in questo contesto e noi cercheremo di sfruttarlo appieno».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione scaturita dallo stato d’animo del gruppo, sicuramente più sollevato dopo aver vinto lo scorso match: «L’umore è un po’ diverso, però si lavora e ci si arrabbia come sempre. Anche dopo una vittoria devi vedere il bicchiere mezzo vuoto. In cosa deve crescere maggiormente la mia squadra? C’è da migliorare sotto tutti gli aspetti, fisici, tattici, tecnici e mentali. Dobbiamo lavorare su quei piccoli errori e sui dettagli che possono fare la differenza. Questo finale di stagione ci permetterà però di farlo e ad aiutarci potrà servire sicuramente la continuità dei risultati, la capacità di gestire le partite e la freschezza mentale e fisica».
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