BARI – Al termine del derby che il Bari ha vinto di misura contro il Monopoli, nel derby valevole per la sesta giornata di ritorno del girone C del campionato di serie C, Massimo Carrera ha tenuto la sua prima conferenza stampa post gara per analizzare a caldo il match.
«Oggi era importante vincere e dare un segnale – ha esordito l’allenatore del Bari – noi ci siamo, sebbene siamo consci che ci sia ancora molto da lavorare. Considerando che la squadra ha sempre giocato tatticamente in maniera diversa, oggi ha fatto una buona partita e c’ha messo il cuore. I ragazzi si sono mostrati disponibili ad adattarsi. Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire e lo abbiamo fatto con uno spirito di gruppo che mi è piaciuto. I giocatori hanno lottato per tutti i 90 minuti. Solo mettendo in campo le nostre qualità e questa cattiveria agonistica, potremo fare strada».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio la valenza dei tre punti: «La vittoria è importante anche perché ci fa capire che lavorando si possono ottenere i risultati. Sappiamo che il campionato è difficile e che davanti noi ci sono 13 finali da disputare. Dovremo lottare e giocarcela sempre contro qualunque squadra».
L’incredibile serie di infortuni non sta certamente agevolando il cammino della squadra e, a chi gli ha chiesto se ci sia qualche elemento recuperabile in vista del match contro il Catania, il 56enne di Pozzuolo Martesana è rimasto sul vago: «Domani farò un incontro con lo staff medico e saprò qualcosa in più su chi potrà essere abile e arruolabile per domenica prossima. Non ci sarà Marras (squalificato n.d.r.), ma non è un problema. Come ripeto sempre io, giocheremo comunque in undici e qualcuno giocherà al suo posto».
Durante l’incontro Il tecnico dei galletti ha spronato i calciatori a non disdegnare le iniziative personali, come da lui stesso confermato: «Preferisco che un giocatore sbagli e ci provi sempre. Quando si è uno contro uno bisogna cercare di sfruttare le proprie qualità. Solo chi non gioca a calcio non sbaglia. Dai miei uomini voglio personalità e voglio che non ci sia paura di sbagliare».
Quanto all’impiego del giovanissimo Mercurio negli ultimi minuti: «L’ho visto in questi tre giorni in allenamento, mi sembrava adatto per quel ruolo e l’ho quindi fatto giocare. Io non ho problemi a far scendere in campo i giovani se loro rispondono in questa maniera».
In chiusura, l’ex responsabile delle giovanili della Juventus ha esaltato la dote che secondo lui contraddistingue questo Bari e ha descritto quanto provato stasera al “San Nicola”: «In questa squadra non ci sono leder particolari, e qualora ci fossero, sono silenziosi e si fa fatica ad individuarli. Spicca invece lo spirito di gruppo. Oggi, poi, è stato determinante anche lo spirito di rivalsa dei ragazzi. Le sensazioni di questo esordio? All’inizio ho avvertito un po’ di emozione, ma poi è subentrata l’adrenalina della partita».
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