BARI – Nel post gara della sfida tra Bari e Monopoli, terminata con il successo dei galletti per 1-0, questa è stata l’analisi a caldo di Raffaele Bianco, intervenuto in conferenza stampa post gara: «Il periodo che stiamo vivendo ci ha un po’ influenzato. Quando non arrivano i risultati, si tende a vedere tutto nero e non nascondo che eravamo un po’ preoccupati. Il Monopoli è una squadra fastidiosa, che corre tanto. Per fortuna stavolta l’episodio ha girato dalla nostra parte. Ci prendiamo questa vittoria che è sicuramente importante perché interrompe il periodo di risultati negativi».
Il numero #5 dei biancorossi, che contro i cugini biancoverdi ha indossato la fascia di capitano, ha poi voluto sottolineare quanto messo in campo dalla squadra: «Esalterei stasera il cuore che ci ha messo la squadra. E’ anche entrato un ragazzini che ci ha dato un grande mano. Siamo in un momento non facile, ma stiamo facendo si tutto per venirne fuori. Sarà il tempo però a dirci se siamo guariti. Spesso si guarda solo al risultato, ma nelle ultime tre gare davvero è successo di tutto, come i rigori sbagliati. Sembrava ci avessero fatto una fattura, come si dice dalle mie parti. Ci tengo a dire che questo è un gruppo sano e che tutti si impegnano e danno il massimo. Vedete ad esempio Perrotta che non giocava da molto e Minelli che è molto giovane».
Per il 33enne campano è tempo di rimboccarsi le maniche e guardare già al futuro: «Non abbiamo tempo per pensare! Domenica prossima c’è in programma una partita importantissima che è anche uno scontro diretto. Gli infortunati? Il momento, dal punto di vista numerico, è quello che è. Speriamo di recuperarne qualcuno».
Il centrocampista casertano si è congedato parlando di Massimo Carrera e delle impressioni che ha avuto in questi primi giorni: «Il mister non parla tantissimo, ma ci pensa il secondo a farlo per lui (ride n.d.r.). Ha dei modi pacati ma, quando qualcosa non va o non si fa ciò che dice lui, dimostra di essere un tipo tosto. Ha giocato ad alti livelli e fa una certa impressione. In questi giorni l’allenatore ci ha dato una prima infarinatura delle sue idee, ha cercato di rimarcare il concetto di equilibrio e ha insistito sulla fase di possesso. Forse oggi da questi punti di vista non si è visto tanto, anche a causa delle caratteristiche dell’avversario che pressa e corre tanto. E’ anche fondamentale difendersi in un certo modo e non prendere gol. Il nuovo tecnico ci ha anche chiesto di sognare. Chi non ha sogni e obiettivi, non può fare il suo mestiere. Nel mio cuore io ho un obiettivo e una speranza, gli stessi che hanno anche i miei compagni. Il nuovo modulo? Può darci dei vantaggi, ma è necessario recuperare risorse importanti che ora sono assenti. Noi possiamo solo seguirlo».
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