BARI – Al termine della partita vinta ampiamente dal Bari in casa contro l’Avellino, valevole per la sedicesima giornata del girone C del campionato di serie C, Gaetano Auteri ha tenuto la consueta conferenza stampa post gara per analizzare a caldo il match.
«Abbiamo vinto con merito – ha esordito l’allenatore del Bari – giocando da squadra ed inevitabilmente gestendo nella ripresa perché mercoledì si torna nuovamente in campo. Eccezion fatta per i minuti iniziali, durante i quali abbiamo perso qualche pallone in modo banale, per il resto abbiamo giocato bene. Con il passare del tempo siamo cresciuti e abbiamo aggredito con maggiore convinzione, andando a segno in occasione di due break importanti. Abbiamo indotto l’avversario all’errore e il fatto che il secondo gol l’abbia realizzato Celiento, la dice lunga sul nostro atteggiamento. Abbiamo messo alle corde una squadra che era venuta qui per giocarsela e che fuori casa aveva incassato solo tre gol. Ora andiamo avanti perché la strada è molto lunga».
I galletti si sono fatti apprezzare oggi anche per il modo di giocare, sempre molto determinato. Il mister dei biancorossi ha voluto mettere in risalto questo aspetto e ha parlato di qualche elemento in particolare: «L’intensità cerchiamo di mettercela sempre. Come ho già detto, chi si è allenato con noi fin dall’inizio, come ad esempio Ciofani, sta assicurando un rendimento costante. Gli altri esterni però stanno crescendo sempre più, e mi riferisco a gente come Semenzato e D’Orazio. Oggi ho visto un esatto modo di interpretare le fasi di non possesso. E’ chiaro che a volte dipende anche dal tipo di avversario che si ha di fronte. Questo è un gruppo forte, che ha al suo interno diverse alternative, sebbene sappiate che io non creda nelle gerarchie. Simeri? A volte si dicono tante fesserie a sproposito e dico che il giocatore debba recuperare la migliore condizione e che con lui non ci siano affatto problemi. Ha grandi qualità e tocca solo a lui dimostrarle. Non devono prevalere gli interessi personali, ma solo quelli relativi a questa maglia verso la quale dobbiamo sempre prestare il massimo del rispetto e dell’onore».
La rete del 4-1 subita nel finale lascia un piccolissimo amaro in bocca alla luce del fatto che la porta di Frattali era inviolata da circa 5 gare, ma il 59enne siracusano non ravvisa la necessità di spaccare il capello in due: «Doveva prima o poi capitare e dico che sia stato meglio aver subito gol oggi e non in altre occasioni. Un nostro giovincello ha commesso un errore veniale e siamo stati castigati, ma complessivamente il reparto difensivo si è comportato bene anche in tale circostanza. Ciofani Centrale? Sapevo che avrebbe fatto bene. D’altronde un allenatore conosce bene i propri giocatori ed ero sicuro delle scelte fatte anche perché avevo visto Perrotta un po’ più indietro».
Quanto all’aver accorciato in classifica la distanza dalla capolista: «Questi sono campionati che si decidono a fine marzo, basta guardare le statistiche. Quest’anno accadrà lo stesso, ma io non guardo alla Ternana. Siamo in crescita e vedo dei progressi sul piano fisico, tecnico e tattico da parte di tanti miei giocatori. Fortunatamente c’è tempo per recuperare e comunque non stiamo facendo un percorso scadente. Sin dall’inizio il nostro è stato un cammino in crescendo, ma capisco che in una piazza grande come questa si voglia tutto e subito. Noi vogliamo accontentare i nostri tifosi, ma occorre tempo. Il mio è un gruppo sereno ed equilibrato ed oggi ha interpretato la partita nel modo giusto».
L’ex Catanzaro ha quindi speso due parole anche sul prossimo impegno a Palermo: «Non sarà uno snodo determinante e cruciale per il nostro campionato. Rappresenta solo un pezzettino di un puzzle enorme nel quale ci saranno tanti pezzi da mettere a posto. Sarà una partita importante, ma non ne farei una questione di vita o di morte. Almeno in questo momento. Pensate ai due punti persi contro la Vibonese. Se avessimo vinto, e avremmo meritato il successo, oggi avremmo sostenuto di aver risolto tutti i problemi. Non abbiamo la Ternana nel mirino. Dobbiamo pensare a noi stessi e a vincere le partite».
Auteri si è congedato con un pensiero tipico di questo periodo: «Auguro a tutti un sereno Natale e che questa sia una festa di solidarietà. Ci troviamo in questo tunnel, accettiamo le regole e rispettiamole».
Lascia un commento