Frattali: «Quanto ci mancano i tifosi allo stadio! La loro spinta ti aiuta! Ci vuole tempo per amalgamarci, ma entro Natale…»


BARI – Il giorno dopo la vittoria di Caserta, ad analizzare quanto accaduto sul campo campano e a proiettarsi sul futuro è stato Pierluigi Frattali. Intervenuto ai microfoni di Radio Bari, la radio ufficiale dell’SSC Bari, il portiere del Bari ha così commentato il 2-0 maturato grazie alle reti di Antenucci e Montalto: «A Caserta abbiamo fatto una buona prestazione e centrato una vittoria meritata. Non ci sono partite semplici in questo campionato, ma noi dobbiamo sempre scendere in campo per il massimo, ne siamo consapevoli. Puntiamo a raccogliere più punti possibili, continuando a lavorare come stiamo facendo. Sono convinto che alla fine il lavoro paga sempre, abbiamo grande margine di miglioramento. Siamo una squadra molto rinnovata, ci vuole un po’ di tempo per trovare la giusta amalgama. La Ternana ad esempio ha cambiato pochissimo rispetto allo scorso anno e sta al momento dimostrando di essere avanti a noi, ma puntiamo a recuperare qualche punto fino a Natale e per fare questo il margine di errore è ridottissimo».

L’estremo difensore biancorosso ha quindi preso le distanze da alcune critiche sommarie piovute sulla squadra, soprattutto dopo le sconfitte contro il Foggia e la Ternana, ritenendole non sempre calzanti: «Nel calcio, quando si perde o i risultati non sono quelli attesi, tutti cercano e trovano le motivazioni in varie componenti, magari senza avere realmente idea di come stiano le cose. E’ normale, succede ovunque. Io posso solo dire che il nostro spogliatoio è molto unito, ha grande personalità ed è composto da calciatori forti. Tutto il gruppo dimostra impegno e professionalità ad ogni allenamento. Il fatto che non si possa assistere alle sedute è un peccato, proprio perché non si ha una reale idea di come e quanto una squadra lavori».

Disputare le gare senza il sostegno dei supporter non sta certamente agevolando il compito della squadra che probabilmente, secondo il numero #1 dei galletti, potrebbe averne risentito più che in altre piazze: «Stiamo giocando senza tifosi che per noi sono un fattore troppo importante.  Senza nulla togliere alle altre tifoserie, è un handicap maggiore a Bari. Anche creare empatia con la piazza è complicato. I nuovi che sono arrivati non hanno ancora potuto godere appieno di quello che può dare questa piazza, questa tifoseria, di cosa può scatenare dentro di noi scendere in campo e trovare 15-20 mila tifosi che cantano e ti sostengono. Uno stadio che canta, che gioisce, che esulta con te, ti anima, ti motiva ancor di più. La spinta di una città intera ti aiuta, ti spinge, anche inconsciamente, a dare di più».

In chiusura il 34enne romano ha manifestato il proprio ottimismo e ha speso qualche parola su Auteri e il suo rientro. «Rispetto allo scorso anno – si legge sul sito internet ufficiale del club – giochiamo un calcio più offensivo e, al di là di questioni di modulo, ho grande fiducia nei miei compagni. Ritengo che stiamo facendo bene, ma è ovvio che dobbiamo migliorare. A Caserta il Mister è tornato, con tutta la sua carica e credo si sia visto. Per noi è un punto di riferimento importante. Adesso testa al Catanzaro, gara difficile, ma possiamo sbagliare poco o nulla. E poi vorremmo fare un bel regalo di bentornato al Mister contro la sua ex squadra».






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