Grazie al posticipo della gara contro il Catania, il Bari ha avuto il vantaggio di conoscere prima di scendere in campo i risultati di tutte le altre squadre, ad eccezione di Catanzaro e Palermo.
La squadra di Auteri è così scivolata in quarta posizione, staccata di 2 punti dall’Avellino, 3 dal Teramo e 4 dalla Ternana, ma è una situazione non reale in quanto occorre tener conto del numero di partite giocate. Comunque è fuor di dubbio che i biancorossi devono assolutamente vincere per annullare i tentativi di fuga da parte dei tre avversari che appaiono attualmente i più diretti concorrenti alla promozione.
L’esperienza dolorosa del campionato scorso deve aver insegnato che non è mai facile recuperare uno svantaggio accumulato nella fase iniziale del Campionato.
Auteri non può disporre dello squalificato Sabbione (espulso a Monopoli) e di De Risio, non ancora fisicamente a posto, ma ha convocato Andreoni e Simeri. Buon segno. A parte i 4 portieri, il tecnico biancorosso può contare su 5 difensori, 8 centrocampisti e 7 attaccanti. Si giocherà ancora senza pubblico a segito delle disposizioni del Presidente Conte dell’altro giorno.
Il Catania si presenta con il nuovo allenatore, Giuseppe Raffaele, proveniente dalla panchina del Potenza. Chiuso il campionato scorso al sesto posto, i siciliani sono partiti quest’anno con l’handicap di 4 punti, penalizzazione inflitta a causa degli stipendi non pagati. Comunque i rosso azzurri hanno recuperato subito: dopo il pareggio iniziale contro la Paganese, hanno infilato una serie di 3 successi consecutivi, 2 in Puglia (a Monopoli e Francavilla) e contro la Juve Stabia a Lentini, stante l’indisponibilità del “Massimino” per rifacimento del manto erboso. Però mercoledì sera sono incappati in una pesante sconfitta (1-3), sempre a Lentini, ad opera della corazzata Ternana .
Le reti finora all’attivo dei rossoazzurri sono 5 e sono state realizzate da altrettanti giocatori: ben 3 sono i difensori, gli ex biancorossi Claiton Dos Santos e Tonucci e poi Silvestri, gli altri sono il centrocampista venezuelano Maldonado e l’attaccanre Sarao (rigore), ex Reggina.
I precedenti tra le due squadre a Bari hanno origine a fine 1939, sei mesi prima dell’entrata in guerra dell’Italia. Era una partita di Coppa Italia e i biancorossi si imposero per 2-0. La prima partita di campionato invece fu disputata alla vigilia del Natale 1950 e questa volta finì in parità (2-2). L’ultima doveva giocarsi nel marzo scorso ma fu annullata per la sospensione del campionato. Complessivamente a Bari sono state giocate 27 gare, 4 nella massima divisione, ben 19 in serie B, 1 soltanto in serie C e 3 in Coppa Italia. Il Catania è sempre stato un avversario difficile, considerato che i biancorossi hanno vinto solo 11 volte e perso 6, mentre i pareggi sono stati 10, le reti segnate 31 e quelle subìte 25.
La gara sarà diretta dal sig. Marco D’Ascanio, 35enne, iscritto alla sezione di Ancona. E’ alla quinta stagione in serie C, avendo esordito a fine agosto 2016 (Lupa Roma-Pistoiese 2-2). Complessivamente ha diretto 59 gare con questo ruolino: 28 vittorie per le squadre di casa, 18 pareggi e 13 successi per le formazioni impegnate in trasferta, 213 ammonizioni, 15 espulsioni e 24 rigori concessi. In questa stagione è alla terza designazione e tutte le gare riguardano il girone C: infatti ha già diretto Potenza-Catanzaro 2-1 (2 rigori concessi) e Casertana-Ternana 3-3 (1 rigore). In carriera è stato designato già 24 volte nel girone meridionale, in percentuale pari al 41% del totale delle partite. Con il Bari ha un solo precedente, nel campionato passato, Sicula Leonzio-Bari 0-2, mentre con i siciliani i precedenti sono due, il primo 2 anni fa, Catania-Potenza 1-1, e l’altro nel campionato scorso, Catania-Casertana 3-0. L’incontro sarà trasmesso in diretta TV da RAI Sport (canale 57) ed ELEVEN SPORTS e in radiocronaca da RADIONORBA . Il fischio d’inizio allo stadio “San Nicola” è fissato alle ore 21.
Quest’anno ancora più difficile dell’anno scorso…