Sono passate solo 6 giornate dall’inizio del campionato e ieri mattina, ospite di RadioBari, Luigi De Laurentiis ha provato a fare un primo bilancio. Le prime considerazioni hanno riguardato il periodo non facile legato all’emergenza sanitaria. «Stiamo attraversando un momento di incertezza totale – si legge sul sito ufficiale del club – ed è sconfortante. Come lo sto vivendo? Come tutti e non è sicuramente facile. Ogni settimana vengo a Bari cercando di stare attento, ma cercando comunque di vivere Bari e il Bari il più possibile. C’è una grande responsabilità da parte della squadra e dello staff. Si stanno impegnando nel rispetto di tutte le misure sanitarie e i protocolli, ma non è facile e spesso questo non basta. Lo sappiamo e basti guardare ai casi di positività di grandi campioni dello sport. Speriamo per il meglio, ma è sconfortante l’incertezza di quello che ci aspetta. Ho una paura enorme per una eventuale sospensione dei campionati, ma soprattutto di una nuova sospensione della vita in generale. I numeri sono deprimenti. Bisogna davvero fare attenzione, serve senso di responsabilità. Speriamo di venirne fuori da questa situazione al più presto. Posso solo chiedere di stare attenti e di essere responsabili».
Il massimo dirigente del club biancorosso ha quindi ha analizzato questi primi mesi: «Vedo un laboratorio continuo e in crescita. Con il Monopoli è stata una gara difficile, contro un avversario organizzato ed aggressivo. Abbiamo pagato lo stato di forma non ancora ottimale di alcuni elementi. Molti giocatori sono arrivati last minute e hanno bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione. Le aspettative sono sempre altissime e ci si aspetta che tutto vada subito al meglio, ma c’è bisogno di qualche giornata perché questo avvenga. Nonostante tutto siamo partiti forte, i punti ci sono, e mi auguro si possa costruire una continuità e realizzare un potenziale importante come il nostro di cui abbiamo visto solo una parte. Ogni singolo componente, a partire dal DS Romairone, sta dando un contributo importante e questo mi rende felice. Con il Mister c’è intesa, c’è entusiasmo, semplicità e soprattutto molti fatti. Ci siamo trovati subito, sin dal ritiro. Davvero un buon rapporto».
In occasione della gara contro il Catania, lo stadio tornerà finalmente ad ospitare tifosi, sebbene in misura assai ridotta e il presidente biancorosso ha spiegato quanto sia accurata la macchina organizzativa: «Abbiamo preso con grande responsabilità ogni singola scelta, dalle modalità di accesso allo stadio alla scelta dei posti da mettere a disposizione. Ci siamo confrontati anche con il sindaco Antonio Decaro, nell’ottica di rispetto totale di tutte le misure idonee da adottare. Lo stadio deve dare un esempio, anche visivamente e di percezione per chi lo vive. Sarebbe un vanto avere allo stadio comportamenti responsabili ed intelligenti».
Quanto alle operazioni di rimborso dei ratei abbonamenti ’19-’20 per gli eventi non goduti della scorsa stagione, le opzioni possibili sono il rimborso o la rinuncia al voucher. A tal proposito l’imprenditore romano ha chiuso con delle precisazioni: «Quando pensiamo alle operazioni da mettere in atto, è sempre nell’ottica del rispetto per i tifosi, cercando di lavorare al meglio ogni giorno per ottenere il miglior risultato. Sono consapevole che qualsiasi offerta o idea avessimo adottato per la riapertura dello stadio, avrebbe innescato polemiche da una parte e sostegno dall’altra. Le nostre decisioni sono ragionate. Cercheremo di capire e terremo sempre presente il sentimento dei nostri tifosi. Anche per il prezzo dei biglietti abbiamo fatto un’analisi su realtà “inferiori”, per bacino d’utenza o strutture. Riaprire un impianto come il “San Nicola” e farlo nella massima sicurezza, non è semplice, ancor di più in un momento come questo. In tanti hanno espresso la loro decisione di rinunciare al voucher, pubblicamente o tramite messaggi privati. È il segno tangibile di un tifo vicino alla Società e questo è bellissimo, è pura energia per me. Tutto questo dà tanta motivazione per investire, stare vicino alla squadra e cercare di riportare Bari nei massimi sistemi. Cosa mi aspetto? Nulla, se non lavorare a testa bassa per riportare in alto la squadra».
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