Giusto due anni fa, il 16 luglio del 2018, il fallimento ha escluso il Bari dal calcio nazionale, con una serie di conseguenze terrificanti: i giocatori e l’allenatore liberi dal tesseramento, il settore giovanile svanito, la società estinta, l’attrezzatura e l’abbigliamento gara scomparsi, la sede sociale inutilizzabile perché occupata dal precedente proprietario.
Restava solo il titolo sportivo, rilevato con grande coraggio dalla famiglia De Laurentiis che cominciò la ricostruzione, fissando la base operativa in un albergo. Nel breve spazio di due anni, dallo zero assoluto il calcio a Bari è arrivato al miracolo di giocarsi il ritorno in serie B.
Sulla strada dei biancorossi è rimasto l’ultimo ostacolo, la Reggiana, che manca da 21 anni dalla serie cadetta. Sarà una partita dalle grandi emozioni, con due formazioni portate ad attaccare, grazie alla presenza di punte con la vocazione del gol. Qualcuno ha definito i granata l’Atalanta della serie C.
Gli emiliani, in realtà, nel quarto di finale contro il Potenza hanno rischiato grosso, perché il brasiliano dei lucani si è fatto parare un rigore dal portiere Venturi. Da parte loro, i biancorossi sono stati costretti ai supplementari in semifinale dalla Carrarese, allontanando l’incubo dei rigori a pochi secondi dalla fine.
Eppure la squadra di Vivarini mai come lunedì sera ha costruito tante palle-gol, senza sfruttarle anche a causa della prestazione eccezionale del portiere toscano. Il problema è che i biancorossi confermano la grande difficoltà a chiudere la partita una volta in vantaggio.
Gli emiliani potranno godere del vantaggio di giocare in casa, limitato comunque alla migliore conoscenza del terreno di gioco (è riscaldato ed è un ibrido di erba naturale e sintetica) peraltro regolarmente utilizzato dal Sassuolo in serie A.
Non esistono però attenuanti: è necessario segnare un gol più dell’avversario.
La Reggiana (Reggio Audace FC è la denominazione ufficiale) affronta questa finale dei play off con una grande voglia di riscatto per le grandi delusioni subìte: nelle ultime 6 annate per ben 3 volte la squadra ha partecipato senza fortuna al play off della serie C. Da 21 anni i granata sono fuori dalla serie B e nella stagione passata sono ripartiti dalla serie D, proprio come il Bari, dopo l’abbandono, nell’estate 2018, da parte del presidente Mike Piazza alla vigilia dell’iscrizione e il conseguente fallimento.
Con il nuovo presidente, Luca Quintavalli, la Reggiana ha concluso il campionato 2018/19 al terzo posto nel girone D alle spalle di Pergolettese e Modena: eliminata nei play off, la squadra emiliana è stata poi ripescata in serie C insieme al Modena a completamento degli organici.
Nella scorsa estate la squadra è stata ricostruita, partendo dal tecnico. Sono arrivati infatti in panchina Massimiliano Alvini, 49 anni, ex Pistoiese ed Albino Leffe, ed un gruppo di attaccanti, Marchi (31 anni) dalla Feralpi Salò, Scappini (32) dal Cittadella, Kargbo (20) della Sierra Leone in prestito dal Crotone, Valencia (21) trequartista colombiano dal Bologna e a gennaio è tornato Zamparo (25) in prestito dal Parma. Quest’ultimo aveva già vestito la maglia granata in D, realizzando 21 reti in 32 partite, poi fu ceduto al Parma ed ha giocato la prima parte del campionato scorso a Rimini. Da gennaio a Reggio ha segnato 7 gol in altrettante partite, oltre a quella realizzata contro il Novara.
La squadra emiliana risulta la migliore delle seconde, grazie all’applicazione dell’algoritmo alla classifica interrotta (76,835 rispetto76,509 Ddel Bari): ha conquistato 55 punti in 27 partite ed ha realizzato 45 reti (9 in meno dei biancorossi con 3 gare in più), subendone 25. Particolare curioso: la formazione di Alvini ha conquistato ben 10 pareggi, 15 vittorie e appena 2 sconfitte.
Il capocannoniere della formazione granata è Scappini, autore di 9 centri, seguito dalla coppia Kargbo e Marchi ( 1 rigore) con 8 reti a testa. Vengono poi a quota 7 Zamparo, che nel Rimini aveva segnato altri 4 gol (3 rig.) e il centrocampista Varone con 6 reti. Chiudono la classifica Lunetta (2) e con 1 gol ciascuno Martinelli, Rabezza, Rozzio, Staiti e Zanini.
La gara sarà diretta dal sig. Daniele Paterna, iscritto alla sezione di Teramo. E’ alla quinta stagione in Lega Pro e gode di una buona considerazione da parte dei vertici arbitrali in quanto ha già diretto il 27 giugno la finale della Coppa di Lega Pro (Juventus u.23-Ternana 2-1), il 5 luglio una gara del secondo turno dei play off nella fase dei gironi (SudTirol-Triestina 0-1) e il 28 ottobre scorso la finale della Supercoppa Primavera (Atalanta u.19 – Fiorentina u. 19 2-1). E’ molto severo come dimostrato dal ruolino della stagione appena conclusa: 13 presenze con 4 vittorie delle squadre di casa, 4 pareggi e 5 successi per le formazioni in trasferta, 6 rigori concessi, 8 espulsioni e ben 75 ammonizioni, con punte di 8 cartellini gialli (in 3 gare) e di 7 (in altre 3). Ha incontrato 1 sola volta ciascuna le due squadre antagoniste questa sera, nel 2017/18 Reggiana-Renate 2-1 e l’8 dicembre del 2019 Bari-Potenza 2-1. L’incontro sarà trasmesso in diretta TV in chiaro da RAI SPORT (can. 57/58), da ELEVEN SPORTS e in radiocronaca da RADIOBARI . Il fischio d’inizio allo stadio “Mapei Stadium – Città del Tricolore” è fissato alle ore 20.45.
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