In casa Bari, dopo il DS Matteo Scala, è stato il presidente a commentare in videoconferenza con la stampa le decisioni maturate nel corso dell’ultimo Consiglio Federale.
«Finalmente si riparte! Sono contento di poter ripensare al calcio, al Bari – confessa Luigi De Laurentiis – dopo un periodo lungo e complesso. Il nostro si è dimostrato un gruppo unito, professionale, dallo spiccato senso di responsabilità, scrupoloso nel rispetto delle direttive. Si riparte dunque ed è una vittoria per il calcio; riparte un’economia e un intero mondo, ne sono contento».
Quanto al periodo appena trascorso: «Sono stati mesi lunghi e difficili; tutti abbiamo fatto un sacrifici, conferma dell’unità e della professionalità di questo gruppo di lavoro. I contatti con tutte le componenti sono stati costanti, ma spero quanto prima di essere a Bari di persona».
La truppa biancorossa è tornata finalmente a calcare il terreno di gioco e il numero uno dei galletti spiega come stia procedendo la ripresa: «Noi siamo ripartiti con gli allenamenti individuali e con tutti i testi previsti in ottica ripresa collettiva verso il ritorno in campo, per giocarci fino all’ultimo sangue le nostre possibilità di promozione. Non è previsto al momento una fase di ritiro, proseguendo il lavoro tra stadio e antistadio».
Le prime in classifica dei tre gironi di serie C hanno ottenuto il lasciapassare per la cadetteria. Per gli altri, compreso il Bari, bisognerà vincere la lotteria dei playoff. Queste le considerazioni a tal proposito del massimo dirigente del club pugliese: «Faccio i complimenti a Reggina, Vicenza e Monza per la promozione. Sarà un luglio caldissimo, infernale. Siamo ora in attesa di capire quante squadre parteciperanno a questa fase. Ci aspetta un Mondiale, con partite secche e ricche di insidie ed incognite. Non resta che vincere. Gli algoritmi sono stati i nostri incubi notturni in questo ultimo periodo, ma nel caso, vorrebbe dire che il calcio, e ancor più quello di Lega Pro, sarebbe in una difficoltà davvero importante. Non ce lo auguriamo davvero, l’unico pensiero è quello di giocarcela fino alla fine. Sono tante le componenti necessarie per centrare l’obiettivo, dalla forma fisica, alla cattiveria, al cinismo, alla fortuna stessa. Non mi spaventa nulla, sono abituato a combattere, a lottare».
In conclusione l’imprenditore romano ha parlato dell’indubbio vantaggio della squadra di poter contare sul terreno amico durante gli spareggi. «Ovvio che l’idea di giocare in casa è assai allettante – si legge sul sito ufficiale della società – speriamo di poter trovare la quadra per una riapertura, anche parziale, degli stadi ai tifosi per dare, in primis agli abbonati, la possibilità di seguire la squadra del cuore. Il San Nicola si presterebbe ottimamente a tale scenario, sempre nel rispetto dei protocolli. La formula delle partite secche? Penso che davvero il Consiglio Federale non avesse possibilità di accontentare tutti. Dobbiamo essere uniti nell’accettare la formula e pensare a giocarcela in campo».
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