BARI – E’ stato il protagonista della gara vinta dal Bari contro la Sicula Leonzio grazie proprio ad un suo gol. Simone Simeri gongola nel post gara e in conferenza stampa ha espresso tutta la propria soddisfazione: «E’ un gol certamente importante, soprattutto alla luce dei risultati provenienti dagli altri campi. Al di là di tutto, è un gol che ci permette di avere continuità e ci dà morale in prospettiva della partita di domenica prossima che è importante, ma non la più importante».
E già, perché al “Granillo” il Bari può davvero riaprire il campionato e di questo ne è convinto anche lui: «La Reggina ha perso contro il Francavilla che, con tutto il rispetto del caso, è una squadra che lotta per la salvezza. In fondo, in questo torneo si può vincere o perdere contro chiunque. Andremo li per fare la nostra partita e per fare il nostro gioco, al di là del risultato. Il nostro obiettivo è chiaramente quello di fare bottino pieno, perché siamo il Bari ed è giusto che sia così, ma non andremo in Calabria con l’ossessione di dover vincere per forza altrimenti finirebbe il campionato».
Da essere addirittura in odore di cessione all’epoca di Cornacchini a diventare ora un elemento imprescindibile di questa squadra. Per lui ci sono tanti motivi per andare fiero, a partire dalla vena realizzativa ritrovata alla grande: «Come ho sempre detto, per un attaccate è importante fare gol. Vivarini mi sta dando una fiducia importante e io lo sto cercando di ripagarla nel miglior modo possibile, con le prestazioni e con le reti. In definitiva, cavalchiamo l’onda! Il mio gol a Potenza contro il Picerno? Fu per me una liberazione! Provenivo da un periodo negativo durante la vecchia gestione e volli sfogare la mia rabbia in campo. Da quel momento è nato il feeling col mister e con la squadra. Non avevo giocato fino ad allora con continuità, mentre dopo quella prova tutto è cambiato!».
Il numero #9 dei galletti ha poi spiegato ancor meglio cosa sia cambiato a livello personale negli ultimi mesi: «Quando hai un allenatore che non vuole o non riesce a valorizzare i tuoi pregi, non è facile. Ero demotivato e non mi allenavo bene. Non sono qui a negarlo. Quando c’è stato il cambio in panchina, Vivarini mi ha detto di considerarmi un giocatore importante e mi ha esortato a dimostrarlo. Queste parole mi hanno fatto scattare la scintilla giusta. Ringrazio il mister per la sua fiducia. Per un giocatore come me è importante affinché possa rendere come sto facendo ora».
Per il 26enne napoletano è davvero un periodo d’oro. Nove gol all’attivo fanno di lui una pedina fondamentale dello scacchiere biancorosso. «Ne sono gratificato – ha ammesso la punta partenopea – è come se stessi realizzando un sogno. Tutti da bambini abbiamo sperato di giocare in categorie di livello superiore. E’ vero che la serie C non lo è del tutto, ma sentirmi importante in una piazza come quella di Bari è davvero bello. Sono in una delle migliori società di Lega Pro. Sto segnando, sto vincendo, sto giocando con continuità e al fianco di giocatori che hanno fatto la serie A. Per me è davvero un grandissimo punto di partenza, nella speranza di fare sempre meglio».
In chiusura l’ex Juve Stabia ha spiegato cosa il tecnico gli chieda di fare in campo: «Dalle punte Vivarini chiede di attaccare la profondità e questo è proprio uno dei miei pregi. Ci sono dei movimenti predefiniti tra gli attaccanti e questo tipo di gioco può anche risultare dispendioso dal punto di vista delle energie. Stasera verso la fine del match ho infatti accusato un po’ di fatica. Ma va bene così!».
Simeri lei sbaglia deve dovete andare x vincere e convicere. Bisogna approfittare del periodo no. Che potrebbe capitare anche a voi.
Dovete vincere altro che
Bomber nn si capit nudd a ma veng