Nel corso della trasmissione televisiva “Il Bianco&Rosso Tb Sport“, in onda su Telebari, ieri è intervenuto Filippo Berra che ha risposto alle domande del collega Enzo Tamborra.
Il prossimo avversario non è di quelli insuperabili. L’ultimo posto in classifica del Rende non deve però trarre in inganno perché non sarà una passeggiata come potrebbe sembrare. «Abbiamo fatto delle analisi attraverso i video che abbiamo visionato – ha precisato il difensore veneto – e abbiamo studiato le loro caratteristiche riportando sul campo quanto osservato sullo schermo. Loro si difendono, cercano di non correre rischi ed effettuano molti lanci lunghi per servire gli attaccanti. Abbiamo quindi lavorato molto sulle seconde palle e sull’aggressività. Speriamo che le condizioni meteo siano buone. Cercheremo di dare il massimo per portare a casa i tre punti».
Su Vincenzo Vivarini il terzino destro biancorosso ha avuto solo parole di elogio: «Speriamo di far tornare il sorriso al mister. Lui ha insistito sul concetto di chiudere le partite e di non accontentarsi del minimo vantaggio, bensì di continuare ad offendere quando ce n’è la possibilità. Con lui abbiamo trovato più serenità e stiamo lavorando su idee importanti che spero portino i loro risultati».
Quanto alla classifica, il numero 26 dei galletti non ha potuto che esaltare le caratteristiche di una capolista che sta letteralmente volando: «La Reggina sta andando davvero fortissimo e le bisogna fare tutti i complimenti del caso. Noi stiamo lavorando sul nuovo modulo per fare più punti possibili e magari raggiungerli».
Parlando poi di manti erbosi, è emerso che, nonostante il terreno del “San Nicola” sia in ottime condizioni rispetto alla media della categoria, la squadra abbia ottenuto in casa solo tre vittorie in otto gare. «Possiamo certamente fare meglio – ha ammesso l’ex Pro Vercelli – anche se ci stiamo impegnando per dare il massimo. Speriamo che i risultati arrivino. I campi che stiamo trovando in giro? A Pagani abbiamo trovato condizioni difficili. C’erano tante pozzanghere e il terreno era molto scivoloso. A Bisceglie non c’era molta erba e abbiamo preferito fare i lanci lunghi più che il gioco a terra. Quando invece il campo è duro, la schiena ne risente».
Il 3-0 a tavolino di cui ha usufruito la Reggina contro il Rieti, suscita l’amarezza del 24enne di Udine che appare evidente dalla sue considerazioni in merito: «Purtroppo questa cosa è successa proprio contro la capolista e cioè la squadra più forte. Forse non ne avrebbe avuto bisogno. Certamente sono stati avvantaggiati da questo perché non hanno subito ammonizioni, non si sono affaticati e non hanno corso tutti quei rischi che comporta il giocare una partita. Negli ultimi anni, purtroppo, ci stiamo abituando sempre di più a queste cose. Questo è sbagliato e non fa bene al calcio».
Quella di Bari è la sua prima esperienza al Sud. Berra è fino ad ora contento della destinazione capitatagli a questo punto della sua carriera: «Mi piace questa città che è davvero fantastica e il mare aiuta molto. Mi sto trovando davvero molto bene. Sto anche cominciando a capire alcune parole in dialetto barese grazie ai nostri magazzinieri che ce le insegnano. Dal punto di vista del mio rendimento, mi sto trovando bene col nuovo assetto disegnato dal mister. Cosa mi chiede di fare? Per adesso preferisce che faccia bene la fase difensiva e di spingere solo quando occorre». In conclusione il calciatore biancorosso ha provato a descriversi: «Mi definisco un terzino di fascia. Se il mio modello sia Dani Alves? Non ne ho uno in particolare. Cerco di prendere le migliori cose da qualunque giocatore ed ho modelli variabili. Mi manca l’andare a segno quest’anno? Un pochino si. Spero di non aver perso il vizietto del gol visto quelli che ho fatto l’anno scorso a Vercelli. Sono un giocatore di basket mancato e sto per laurearmi in “Economia e commercio”. Mi mancano solo tre esami…».
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