BARI – Tempo di conferme per il Bari che domani affronterà la Paganese nella seconda trasferta consecutiva prevista dal calendario dopo il derby vinto a Bisceglie.
Nella consueta conferenza stampa pre gara, il tecnico biancorosso Vincenzo Vivarini ha analizzato il match che lo aspetta: «Faremo visita ad una Paganese imbattuta in casa, che tra le mura amiche sa trasformarsi. Anche le condizioni meteo non saranno favorevoli, ma stiamo curando tutti i particolari. Abbiamo lavorato tanto in settimana, analizzato pregi e difetti, parlato molto ai ragazzi. Dovremo andare in campo con personalità».
Dopo una serie di defezioni, ora sembra che la squadra stia per recuperare tutti gli indisponibili. «Hamlili e Scavone non sono al 100% – ha confermato il mister – ma pur sempre disponibili. Il nostro centrocampo, al di là dei disponibili, è in evoluzione, cercheremo di tirare fuori il meglio».
L’allenatore abruzzese ha quindi affrontato il discorso del modulo ed le gioco. «Il 4-3-1-2 ci ha dato risposte positive – si legge su sscalciobari.it – anche se è normale ci sia ancora qualcosa da affinare, magari nell’ultimo passaggio, ma le potenzialità sono alte. Abbiamo anche la variante 3-5-2. non ci sono titolari in un campionato come questo, per di più con le cinque sostituzioni. Le scelte sono fatte anche in base a come si vuole approcciare il match. Per noi, in casa o fuori, deve essere la stessa cosa, bisogna puntare sempre al massimo. Sotto l’aspetto caratteriale dobbiamo aumentare i giri, per me è fondamentale per ottenere i risultati. Non vedo ancora la continuità che vorrei, il campionato è lunghissimo. Cerchiamo di essere competitivi fino alla fine, dimostrando, sin da Pagani, di poter puntare al risultato pieno. Schiavone? Il suo ruolo naturale è il play, ma mi ha sorpreso e smentito sul piano della corsa. Può fare benissimo la mezzala portando qualità in quella zona di campo».
Quanto alle polemiche suscitate da alcune sue recenti dichiarazioni sul reggino Corazza, il mister dei galletti ha sgomberato il campo da qualsiasi malinteso: «Sono state mal interpretate le mie parole. Il discorso era ampio e partiva dall’analisi che al Bari, per 2-3 partite, sono mancati per infortunio tre giocatori a centrocampo. Assolutamente non ho mai augurato nulla a nessuno, non è nella mia natura e chi mi conosce lo sa bene. Corazza lo conosco sin dai tempi del Portogruaro, lo avevo anche segnalato perché ritenevo avesse tutto per fare una grande carriera. Gli auguro di arrivare in Serie A. Si parlava de Bari, non della Reggina. Se uno prende solo tre parole c’è il rischio di mal interpretare. Il fulcro del discorso non era augurare infortuni agli avversari, ma sottolineare che quello che è successo al nostro centrocampo, cose che nel calcio possono capitare».
In chiusura c’è stato anche spazio per una considerazione sulla questione Rieti: «Siamo abituati al fatto che possano esserci situazioni come quelle del Rieti ed è chiaro che possa falsare un po’ le cose perché chi ci ha perso i punti è danneggiato. Ma purtroppo non si può fare nulla, solo scendere in campo e continuare il proprio percorso».
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