Non ha deluso le aspettative bomber Mirko Antenucci, arrivato a Bari dopo una stagione disputata sui campi della massima serie.
Cecchino sotto porta, il classe ‘84 originario di Termoli, si prepara cosi all’importantissima sfida contro la Reggina: «Lunedì sera sarà una sfida tra due grandi squadre; giocheremo in casa e puntiamo a fare bottino pieno. Tornare al “San Nicola” deve essere uno stimolo per noi, la nostra arma in più; il fatto di aver perso l’ultima in casa non può rappresentare un ostacolo. Giocare di sera, a livello di temperature, dovrebbe favorire lo spettacolo, un bel confronto tra due squadre di qualità. Io contro Denis? Credo che le squadre vengano prima dei singoli, il singolo giocatore da solo può poco. Gli episodi potrebbero essere determinanti come l’organizzazione delle due squadre. Sarà determinante l’atteggiamento, la gestione della palla è sempre determinante; noi abbiamo svolto una buona settimana di lavoro, siamo concentrati sui nostri avversari.Siamo ancora a circa metà del nostro potenziale; sappiamo che possiamo fare meglio, ma ci vuole tempo per lavorare e conoscerci».
Riguardo la vittoria in extremis domenica scorsa, grazie proprio alla sua rete al 95’, la punta dei galletti commenta così in conferenza stampa: “A Rieti abbiamo centrato una vittoria di cuore, carattere. Nelle prime tre partite abbiamo trovato avversari che si sono chiusi molto, lunedì credo sarà diverso, si cercherà il gioco, ci sarà comunque da battagliare su ogni pallone. La serie C è un campionato difficile, ostico, dove non è sempre facile proporre calcio. Sappiamo che molti dei nostri avversari proveranno ad aspettarci e colpire in ripartenza, lo abbiamo già visto».
A chi gli chiede se sia contento di aver siglato 3 gol in altrettante gare disputate e di chi sia il tuo partner ideale in attacco, l’ex Spal risponde con sincerità: «A livello personale sono contento a metà perchè, ripeto, possiamo fare meglio, tutti. Chi vorrei al mio fianco? Le scelte stanno al mister, ci vede durante la settimana, sa bene che soluzioni adottare. Io ho giocato in tutte le maniere, da solo, con una punta di peso e con una mezza punta. Quello che è importante è fare bene insieme, trovare la quadratura giusta per la squadra, per il gruppo, per raggiungere il nostro obiettivo. Il nostro unico pensiero deve essere quello di svolgere il nostro compito al meglio; staff tecnico e Società fanno di tutto per metterci nelle giuste condizioni per farlo».
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