BARI – A margine della presentazione della SSC Bari, si è concesso ai nostri microfoni il sindaco Antonio Decaro. Il primo cittadino barese fa il punto in casa biancorossa e sui rapporti personali col nuovo corso societario.
Signor sindaco, ora possiamo dirlo: il Bari riparte ed è più vivo che mai.
“Oggi parte una nuova avventura, il mio lavoro adesso può considerarsi chiuso. C’è tutto, dal logo fino allo stadio. Spiace non poter partire subito in casa, ma la squadra prima della prima sfida interna sarà presentata alla città. Invito tutti a fare l’abbonamento”.
Siamo passati dalle lacrime del ‘Della Vittoria’ ai primi sorrisi di questo pomeriggio. Strano a dirsi.
“Sono stati due mesi particolari, ho avuto paura di non farcela. Quella di traghettare il Bari verso il futuro è stata una delle responsabilità più grandi della mia vita da sindaco. Ho toccato con mano il senso di identità del club con la città. Tutti mi fermano e mi chiedono lumi sui biancorossi. Personalmente ho fatto un grosso in bocca al lupo al presidente Luigi De Laurentiis.Gli ho regalato la manna di San Nicola in segno di buon auspicio”.
Intanto ADL vorrebbe, a quanto pare, disputare le gare interne di Champions League del Napoli proprio a Bari. Semplice provocazione o c’è di più?
“Non so se sia una semplice provocazione, sono abituato all’imprevedibilità di Aurelio De Laurentiis. Ma non credo sia possibile giocare al ‘San Nicola’. Dovrebbero essere fatti diversi lavori per adeguarci agli standard UEFA. Di sicuro ci farebbe piacere in caso di amichevoli internazionali di spessore, anche se resto del parere che ogni squadra debba giocare solo nella propria città. E’ per questo che ho chiesto l’assegnazione del titolo sportivo. Rispetto questo principio”.
Molti tifosi non vedono l’ora di tornare a frequentare il ‘San Nicola’ e l’antistadio, attuale campo di allenamento. L’attesa sta per finire?
“Si. Lo stadio è pronto, per l’antistadio ci siamo quasi. Gli allenamenti nel solito posto di sempre si avvicinano”.
C’è qualche patto segreto in caso di promozione in C?
“Non ci siamo promessi nulla, se non una sola cosa. Ovvero quella di poter affrontare il Napoli al più presto e di batterlo, prima o poi”.
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