BARI – Amico e compagno di squadra di Christian Vieri dai tempi dell’Inter, Nicola Ventola non poteva mancare alla tappa barese della Bobo Summer Cup. Intervistato dalla nostra redazione, l’ex attaccante di Grumo Appula si sofferma sul Bari. Inevitabile partire dal fallimento della FC Bari 1908. Vani anche i suoi tentativi di dar vita ad una società: “Ci ho provato, ma il problema ancora una volta sono state le tempistiche. E’ difficile per uno straniero capire in breve tempo come le cose funzionino in Italia. E poi ripartire dalla C avrebbe fatto molto comodo, mentre in D devi solo vincere ed i migliori si sono accasati”.
Nessun dubbio sui momenti più belli vissuti in biancorosso: “Di sicuro il gol all’Inter, ero rientrato da pochissimo e da un lungo infortunio. Fu emozionante vedere il ‘San Nicola’ gremito di gente. E non posso non citare il gol segnato allo ‘Zaccheria’ contro il Foggia. Mi dispiace per Pio e Amedeo e povera la mia mamma (ride, ndr). Bellissimo anche il gol del vantaggio contro il Castel di Sangro. Qualcosa di stupendo”.
Da riformare soprattutto il settore giovanile. Ma non solo: “Ho avuto la fortuna di entrare nel Bari a soli 15 anni. Dispiace soprattutto per i ragazzi, per la loro passione. Ma, ripeto, per evitare questo fallimento ci si poteva muovere prima. Ora bisogna resettare tutto e creare tanti indotti a livello di marketing. Il problema dello stadio è grosso, ma va ridotto. Non bisogna pensare solo alla A, dietro adesso deve esserci una struttura importante. Il Della Vittoria? Lo ricordo ai tempi di Maradona, facevo il raccattapalle. Lo stadio più piccolo è bello, ma le emozioni del ‘San Nicola’ non hanno prezzo”.
Momenti indelebili, dunque, quelli in biancorosso. Quando si è tifosi, prima di tutto, è cosi: “Ho avuto la fortuna di andare per la prima volta allo stadio con papà quando avevo soli 5 anni. Sono sempre stato tifoso del Bari, non vedevo Inter, Juve e Milan. I miei idoli erano Joao Paulo e Maiellaro, io volevo diventare soltanto uno di quelli. E quest’anno non mi sono perso una partita. E’ la mia prima squadra, il mio primo amore. Ed il primo amore non si scorda mai”.
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