Ferdinando Napoli a BNP: “Disponibili anche in D, valutazioni in corso con Radrizzani. Trattativa? Rabbia incredibile”

La nostra intervista al numero uno di Edilportale


Un’analisi a freddo di quello che poteva essere e che invece non è stato. Le prospettive e la fiducia nel futuro, nonostante tutto, non devono venire meno. Serie D o Serie C, poco importa: Bari deve rialzare la cresta. Intervistato dalla nostra redazione, l’imprenditore Ferdinando Napoli si confessa e rivela il suo punto di vista a 360 gradi.

Buon pomeriggio signor Napoli. L’amarezza per il mancato salvataggio del club fa molto male. Soprattutto a chi, come lei, ha il Bari nel cuore da sempre.
“La rabbia è incredibile. Seguo il Bari da quando sono nato, ho la tessera numero 6 degli Alcool (gruppo ultras, ndr). Sono di Bari e sono legatissimo a questa squadra. Sono cresciuto col Bari di Bolchi, degli inglesi Cowans e Rideout. Ho amato Maiellaro, Joapo Paulo e Protti. Per non parlare degli anni recenti ed esaltanti, come quelli con Conte e Ventura in panchina. C’è stato, come tutti, anche odio per la vicenda legata a Masiello ed al calcioscommesse”.

Facciamo un passo indietro e torniamo alla tormentata giornata di ieri. Cosa è accaduto?
“Il mio ruolo era quello di facilitare l’operazione mettendoci faccia e capacità economiche. Quella con Radrizzani rappresentava una macchina perfetta. Non volevamo, tuttavia, seguire da soli questa avventura. Avremmo valorizzato commercializzazione e marketing. Radrizzani, poi, ha 43 anni ed una storia alle spalle. Ha delle società di procura sportiva e la giusta esperienza. Entrambi convergevamo su quello che andava fatto in questa avventura. I tre milioni? Non hanno mai costituito un problema. Lo sforzo economico riguardava anche e soprattutto la parte debitoria. Solo domenica pomeriggio avevamo ricevuto la lista dei contenziosi, col bilancio aggiornato al 31 marzo. Mancava tutto il resto. Abbiamo trovato 46 decreti ingiuntivi, con fornitori di tutti i tipi. Piccoli e grandi. Abbiamo chiamato molti di loro, abbiamo valutato anche l’impatto finanziario dell’operazione. C’è stata grande disponibilità ed almeno un paio di ore sono state necessarie. Le dimissioni di Giancaspro? Non volevamo consegnare i soldi unicamente nelle sue mani, c’era anche un discorso legato al potere di firma. Detto ciò lui ieri si era dimostrato iper-collaborativo, appoggiandosi a questa speranza di salvezza. Speravamo di limare la portata del debito, e invece questo aumentava. Gli inglesi si sono raffreddati molto dal momento in cui si rendevano conto che i rischi di trovare qualcosa di strano erano sempre più grandi”.

Si va avanti, nonostante tutto…
“Avevamo comunque deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Radrizzani, come tutti, aveva bisogno di sostegno e, nonostante l’operazione fosse iniziata oltre un mese prima, avevo contattato il sindaco informandolo di tutto. Se avessi diffuso il suo nome alla stampa avrei davvero potuto permettergli di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Parliamo di un uomo di passione. Ci eravamo buttati dentro. Mi aveva detto: “se ci credi tu, ci credo di più anch’io”. Tanto è vero che avevo alzato la mia quota da 500.000 a 700.000 euro. Si arriva cosi verso le 14.30. Avevo dato la mia disponibilità per il bonifico, Giancaspro doveva pagare l’F24, prendere la quietanza firmata e portare il ricorso alla Covisoc con la fideiussione. Lui ovviamente era a Roma. Poi però arriva la chiamata di Radrizzani”.

Cosa ha portato alla rinuncia?
“Il suo versamento sarebbe potuto arrivare intorno alle 17.30 dal Principato di Monaco e non ci sarebbe potuto essere il tempo necessario per fare tutto. Non se l’era più sentita. E’ chiaro che il tempo ed il lavoro di verifica contano molto in questi casi, cosi come la convinzione. C’è stata assoluta mancanza di informazioni sul reale stato di saluto economica sulla società. In casi come questi servirebbe una adeguata due diligence. E dire che poco prima della rinuncia avevo anche avvertito il sindaco. La cosa si stava facendo…mi sono fermato giusto in tempo, il rischio di poter fare una figuraccia sarebbe stato enorme. Chiudo questo capitolo con enorme rabbia. Ma, come si dice, dal guasto può nascere l’aggiusto. Magari si fa prima a partire dalla D o dalla C ma con un progetto che permetta di risalire in tempo minore e per tornare in Serie A”.

In caso di Serie D siete pronti a ripartire insieme?
“Si, ci muoveremmo anche dalla Serie D. Come facilitatori e legame col territorio. Con Radrizzani stiamo valutando seriamente questa soluzione, soprattutto sul piano economico. Lui in queste cose è esperto. Può fare un piano molto credibile sul business plan della gestione sportiva. Il mio appoggio l’ho dato ed ho comunicato il tutto anche al sindaco Decaro. Vediamo cosa ne verrà fuori”.

Siete pronti a costituire una nuova società?
“Non siamo ancora arrivati a questo tipo di operazione. Stiamo componendo una squadra seria, abbiamo stilato e visionato l’iter burocratico per la creazione di una società sportiva. Bisogna presentare al sindaco un progetto credibile ed affidabile. In questo momento, ovviamente, si possono proporre anche altri ovviamente. Ma la parola finale spetterà sempre e comunque al primo cittadino”.






About Domenico Brandonisio 2279 Articoli
Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

29 Comments

    • Ragazzi tornerò di uovo ad alti livelli. Io sono u. Ex ultras del Bari. Facevo parte del gruppo gli incoreggibili. Ho pianto per il Bari. Il mio idolo del Bari è stato Giovanni loseto. Lo ammiro molto ora vivo a Ravenna dove ho seguito il Bari in trasferta. Sempre forza Bari. Speriamo presto di risalire

  1. in D il Bari e appetibile a tutti ……..è qui bisogna fare attenzione
    i responsabili del tifo organizzato non prendetevela comodo .andate dal Sindaco è gli dite che prima di affidare il Bari a chiunque deve interpellare voi .

  2. A pelle, ho grande fiducia nei 2 soci Napoli e Razzani. Forse siamo stati anche fortunati. Ho letto e condivido di invitare l’attuale allenatore a rimanere con noi, con Nene’e magari con altri giocatori disposti a rimanere a BARI.

  3. Speriamo che restano tutti. Se ci tengono alla maglia come dicono. Con questa squadra se veniamo ripescati in serie c. Saliremo subito. Io ci credo e sono fiducioso. Lasciamo perdere le chiacchere. Facciamo i fatti paparesta ci ha rovinati. Ricordatelo

  4. Bisogna fare subito il Sindaco che detiene il titolo sportivo del Bari deve immediatamente convocare l’ingegner Napoli insieme ai suoi amici investitori e costruire subito la società, per vedere di essere ripescata in Serie C o nei campionati dilettantistici. Non perdiamo tempo prezioso Sindaco Decaro nel giro di qualche settimana bisogna fare subito la società, se non rischiamo di non fare nemmeno la serie D

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*