Quest’ oggi, come riportato sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport – la dirigenza biancorossa è a Roma per chiedere alla Corte Federale d’appello di annullare/revocare la sentenza emessa dal Tnf venerdì scorso che ha inflitto 2 punti di penalizzazione ai galletti e 3 mesi di inibizione al patron Giancaspro. Oggetto delle accuse il pagamento avvenuto oltre i termini predisposti degli oneri fiscali e previdenziali relativi agli emolumenti di gennaio e febbraio .
A convincere i giudici è stato un documento della Procura di Bari relativo alla movimentazione del conto corrente del club, da cui è emersa la negatività/insufficienza del saldo contabile a coprire la cifra necessaria al pagamento degli oneri.
Il numero uno del Bari coadiuvato dai legali però sostiene che il pagamento effettuato lo scorso 16 marzo sia stato ordinato presso la filiale bancaria come dimostrano e la quietanza rilasciata dalla banca e la comunicazione inviata dall’Agenzia dell’Entrate nella stessa data circa l’avvenuto pagamento delle deleghe.
Nel caso in cui il riversamento delle somme sia stato fatto il 10 aprile, sostiene il Bari, la responsabilità sarebbe dell’istituto bancario.
Scommetto che sarà rigettata.