Archiviato anche il trionfante campionato di Seconda Categoria, la United Sly non si pone limiti per il prossimo futuro e pensa in grande. Intervistato dal nostro portale, il presidente Danio Quarto fa prima di tutto un bilancio sulla stagione appena conclusa: “Abbiamo raggiunto quelli che erano gli obiettivi stagionali. La squadra che avevamo allestito doveva vincere il campionato senza particolari problemi, ciò è avvenuto. Abbiamo quindi chiuso nel migliore dei modi il nostro percorso battendo l’Incedit Foggia. E’ stata una ciliegina sulla torta. Giusto dunque iniziare a programmare fin da subito la prossima stagione”.
Riconfermati mister Nicola Quarto ed il dg De Lorenzis, la squadra biancorossa ha inoltre ufficializzato gli ingaggi di Lacarra e Faliero. E non è finita qui: “Quelli citati sono tutti nomi nuovi ed importanti, ma non sottovaluterei neppure l’innesto di Duccio Curione. E’ un preparatore conosciuto, parliamo di un big nel suo settore. Abbiamo riconfermato 11-12 elementi che riteniamo fondamentali per il nostro progetto. Ci sono anche altri obiettivi nel mirino, abbiamo pronti altri pre-accordi con elementi che, però, sono ancora impegnati nei playoff con le rispettive squadre. Non ci resta che attendere la conclusione delle loro stagioni. Il progetto va avanti e non conosce la parola fine”.
Per ogni arrivo, inevitabilmente, ci sono degli addii. Ma il presidente precisa: “Chi non fa più parte del nostro progetto lascia comunque un bel ricordo. La Sly è nei dilettanti solo sulla carta, coloro che non ne fanno o non ne faranno più parte non ci sono solo perchè rimpiazzati da elementi con un curriculum più importante. Non si tratta di mancanze dal punto di vista umano e professionale, solo che troverebbero poco spazio”.
Tra i protagonisti della stagione appena conclusa spunta anche l’esperto centrocampista De Vezze: “Lui figura sicuramente tra quegli elementi da cui si riparte per la prossima stagione. Lo scorso anno è arrivato a campionato in corso ma ha disputato una stagione esemplare. Siamo contenti di lui”.
Fin dove si vuole spingere la compagine barese? “Ogni giorno con addetti ai lavori e non mi trovo sempre a spiegare il motivo per cui non sono voluto partire da categorie superiori o acquistare altri titoli. Semplicemente per me il calcio è ben altra cosa. Ovvero ripartire con una società nuova, senza rifondazioni. Credo che non vi siano, salvo sorprese, casi di società create e che subito hanno vinto diversi campionati di fila. Vogliamo come minimo arrivare in Eccellenza e poi puntare a vincere questo campionato. Una volta arrivati in D…l’appetito vien mangiando. Non ci poniamo limiti, programmiamo”.
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