Nuccio Barone a “Il Calcio che ci piace”: “I miei primi passi a Bari non facili, ma la società credette molto in me e sono tornato come vice allenatore. Un peccato l’assenza dei baresi domani”

Le parole del doppio ex di Bari e Foggia sul derby d'Apulia


Nel corso della trasmissione radiofonica “Il Calcio che ci piace” andata in onda in data odierna sulle frequenze di RadioManbassa condotta dal giornalista Marcello Mancino coadiuvato da Domenico Brandonisio e Francesco Margiotta è intervenuto il doppio ex del derby d’Apulia, Onofrio Barone.

L’ex calciatore di Bari e Foggia si è subito espresso sul divieto di trasferta imposto ai tifosi biancorossi in vista del match di domani: “È un peccato che i supporters biancorossi non ci siano, una partita del genere così importante per entrambe le squadre ha bisogno del tifo di tutti, il Foggia dopo un inizio di campionato stentato si sta riprendendo, mentre il Bari rimane sempre tra le prime posizioni in graduatoria, a pochi punti dalla seconda e considerando le gare mancanti i galletti potrebbero fare un pensierino ai massimi obiettivi del torneo”.

Chiamato a descrivere le sensazioni provate nel passaggio dai satanelli ai biancorossi avvenuto nell’estate del 1992 ecco le dichiarazioni rilasciate dall’ex centrocampista: “A dire il vero – ha confessato il classe ’64 – all’inizio il mio arrivo in riva all’Adriatico non è stato facile sia a livello agonistico che per quel che riguarda il rapporto con la città, già la mia provenienza dal Foggia non venne vista di buon occhio dai tifosi baresi, poi mi ritrovai a fronteggiare dei cambi tecnico tattici non indifferenti passando dal gioco proposto da Zeman alle idee di Materazzi, alla fine del primo torneo disputato all’ombra del “San Nicola” noi deludemmo le aspettative e disputammo un campionato anonimo, in cui non mancarono le contestazioni, l’anno successivo però le cose cambiarono e centrammo la serie A. Alla fine di quella stagione chiesi espressamente di andare via, ma la società si oppose e credette fortemente in me. Ricordo inoltre che in occasione del ritiro estivo precedente la stagione 1993-94 una delegazione di tifosi venne a trovarci e ci sostenne molto, da li il mio rapporto con la città cambiò considerevolmente, tanto che ora ricordo con molto piacere la mia esperienza a Bari. Inoltre stabilii un grande rapporto con mister Materazzi, il quale quando tornò sulla panchina barese nel 2007 mi volle come suo vice e questo mi fece molto piacere”.

Barone ha infine speso due parole sul tecnico boemo Zdenek Zeman, quest’anno alla guida del Pescara fino a pochi mesi fa: “Io sono nato classicisticamente parlando con Zeman avendo fatto tutta la trafila della giovanili del Palermo con lui, lo ricordo per i notevoli carichi di lavoro da lui proposti già in giovane età, poi l’ho ritrovato a Foggia, dove proponeva un gioco aggressivo e propositivo improntato al goal coadiuvato da un lavoro settimanale non indifferente, di contro però la fase difensiva non era delle migliori e dunque subivamo qualche rete in più”.






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