Quella tra Pescara e Bari non è soltanto una sfida tra due città sorte sull’Adriatico, distanti poco più di tre ore di auto l’una dall’altra, ma soprattutto innamorate del pallone. Tra le due compagini nel corso degli anni si sono succeduti calciatori, tecnici e dirigenti che hanno svolto i loro incarichi su entrambe le coste dell’Adriatico.
Tra i vari periodi storici delle due formazioni uno è particolarmente emblematico: nei dodici anni che vanno dal 1958 al 1970 sulla panchina del delfino, si sono avvicendati cinque allenatori, alcuni anche a più riprese, che hanno rappresentato delle vere e proprie bandiere per il calcio barese.
Si comincia con la stagione 1958-59 e al timone dei biancazzurri c’è Mario Tontodonati, natio di Scafa situata a pochi chilometri dal capoluogo abruzzese e autore di 16 reti in 77 presenze con il Bari. Pochi anni dopo nel 1962 ecco che gli abruzzesi ingaggiarono come tecnico Leonardo Costagliola, uno dei più apprezzati portieri visti all’opera all’ombra del “Della Vittoria”, per lui 171 gettoni a difesa della porta barese, la sua avventura alla guida del delfino dura però una sola stagione.
Passa qualche anno ed ecco che arrivò nella città abruzzese il tunisino Antonio Giammarinaro, uno dei primi africani a giocare col Bari, dove collezionò ben 74 presenze condite da 6 reti. Ad arricchire questa lista di doppi ex alla guida dei biancazzurri è Gianni Seghedoni, 194 apparizioni con 5 reti in terra barese e indimenticato mister del Pescara. Infine è il turno di Francesco Capocasale, barese verace e mezzala di grande esperienza nonché dottore in Economia e Commercio, allenò la compagine abruzzese dal ’69 al ’71.Tutti questi tecnici hanno un fattore comune: hanno allenato il Pescara unicamente in serie C. Oltre a questi 5 e all’attuale Pillon, ci sono altri due allenatori comuni a entrambe le squadre: si tratta di Luigi Ferraro ed Enrico Catuzzi.
Che formazione