Respira, il Pescara, grazie all’ultimo pareggio rimediato contro il Palermo. Finisce 1-1 all’Adriatico: rosanero in vantaggio con Coronado al 24′, replica Valzania al 39′. Un risultato che dà fiducia in vista del futuro, tuttavia per gli abruzzesi raggiungere la salvezza non sarà facile.
Appena retrocessi dalla A, i dirigenti biancazzurri (contestatissimi) hanno confermato in panchina Zeman. Il boemo non è riuscito a replicare le ottime cose fatte vedere nel 2011/12 e che valsero il ritorno in Serie A vent’anni dopo l’ultima volta (1992/93). Alla 30^ gli è subentrato Epifani, con risultati modesti, quindi Bepi Pillon. Il tecnico di Preganziol è anche una vecchia conoscenza dei biancorossi: ricordi amari, quelli della stagione 2003/04. Coraggio e grinta al netto dei limiti tecnici, insufficienti per evitare la retrocessione in C1. Almeno sul campo.
Appena 38 i punti racimolati in 34 partite. Lo score complessivo è di 9 vittorie, 11 pareggi, 14 sconfitte, 40 gol fatti e 55 subiti (terza peggior difesa del torneo dopo Ternana e Cesena). La vittoria manca dallo scorso 10 febbraio (1-0 sulla Salernitana, poi digiuno che persiste da 9 turni). Da retrocessione diretta il rendimento nel girone di ritorno: solo 10 punti conquistati, peggio hanno fatto solo Cremonese e Ternana (9).
Mediocre il rendimento interno: appena 23 punti conquistati, posizione di medio-bassa classifica. Il cannoniere del club è invece Stefano Pettinari con 12 reti: avvio sprint nelle primissime giornate, poi il calo.
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