Intervistato dai colleghi di itasportpress, l’ex calciatore Gionatha Spinesi espone la sua versione dei fatti a proposito della presunta combine tra Bari e Castel Di Sangro: “Di questa storia – dice – non so nulla e nessuno del club mi ha detto prima del match di far vincere il Bari. So solo che ero appena 19enne e mi ricordo bene quella partita. Noi ci salvammo la domenica precedente e a Bari andammo non con le giuste motivazioni ma proprio perchè avevamo raggiunto il nostro obiettivo. Tra l’altro ricordo bene che la mattina del match con il Bari io, insieme al mio procuratore e il presidente Gabriele Gravina ci ritrovammo al ristorante “Ai due ghiottoni” per mettere nero su bianco sul rinnovo visto che ero in prestito dall’Inter. Il massimo dirigente del Castel di Sangro non mi disse nulla sulla partita e di far vincere il Bari. I valori in campo erano diversi ma nessuna vittoria truccata. Luca Albieri me lo ricordo bene visto che vivevamo nello stesso appartamento con il compagno di squadra Luca D’Angelo e sopra di noi abitava il capitano Cei. Mi sembra strano che si sia parlato di partita truccata perchè ricordo che giocammo la gara tranquilli anche se c’era talmente tanta gente che il campo ci tremava sotto i piedi”.
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