Seconda trasferta consecutiva per i biancorossi sabato alle ore 15:00 al Liberati di Terni.
Ex di entrambe le squadre è stato Roberto Ripa, classe 1967 e già difensore che ha indossato sia la casacca biancorossa dal 1995 al 1998 collezionando 52 presenze, sia quella rossoverde degli umbri dal 2000 al 2002 totalizzando 65 presenze.
Intervenuto ai nostri microfoni, ha ricordato quegli anni e quelle stagioni: “Sicuramente ho ricordi più importanti con i pugliesi, conquistammo la serie A davanti a 50.000 spettatori, qualcosa di unico che ti porti dentro per tutta la vita. Devo dire, però, con onestà che anche con gli umbri, alla mia prima stagione, sfiorammo la promozione in serie A”.
Con i “galletti” quattro sono state le soddisfazioni, tre con le “Fere”, ecco come le ricorda: “Non ho una rete preferita, mi ricordo quella realizzata contro il Padova che ci diede la vittoria ma non riuscimmo, però, alla fine del campionato ad ottenere la salvezza nonostante avessimo il capocannoniere del campionato, Igor Protti”.
A proposito del match di sabato, era lecito aspettarsi questo tipo di classifica per entrambe le squadre?Ripa ci ha risposto così: “Il Bari ha avuto un momento di flessione ma si è prontamente ripreso con le ultime due vittorie consecutive ed è li a ridosso delle prime. La Ternana, invece, ultima in classifica, anche se questa è molto corta, mi ha sorpreso”.
Bari attualmente quarto in classifica al pari del Cittadella, a soli due punti dal Palermo terzo, a meno otto dalle prime due Empoli e Frosinone. Ripa giudica, così, la squadra di mister Fabio Grosso: “E’ senza dubbio una delle favorite per la promozione in serie A per blasone e giocatori in rosa. Ci sono Empoli e Frosinone che hanno un buon vantaggio e sono squadre strutturate e piuttosto continue. Arrivare terzi o quarti sarebbe un arma fondamentale in chiave play off”.
Bari-Castel di Sangro è stata oggetto proprio domenica scorsa di un dibattito su una nota trasmissione nazionale per un presunto tentativo di combine. A tal proposito l’ex difensore preferisce non commentare l’accaduto ma ricorda quel giorno, invece, in tutt’altra veste: “Una giornata di gioia e festa davanti a 50.000 e più tifosi, gli auguro di rivivere tra Maggio e Giugno quelle emozioni”.
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