Il 15 giugno 1997 il Bari centrò una storica promozione e ritornò in Serie A dopo che era passato un solo anno dalla retrocessione in B. Fu in particolar modo decisiva la vittoria all’ultima giornata contro il Castel Di Sangro: risultato finale 3-1 con le reti di Ventola, Guerrero e Volpi. Nella rosa abruzzese (già salva con un turno d’anticipo) figuravano un giovanissimo Spinesi e l’esperto centrocampista Alberti. Entrambi, in due periodi storici diversi, passeranno da Bari togliendosi diverse soddisfazioni. Il primo da attaccante (dal 1998 al 2004), il secondo da allenatore (nel 2013/14).
Eppure, secondo alcune versioni, dietro quella partita si celerebbero alcune ombre. E’ la trasmissione ‘Non è l’Arena’ in onda su La 7 a far riemergere la questione, prendendo spunto in particolar modo dal libro dello scrittore americano McGinnis intitolato ‘Il miracolo del Castel Di Sangro’: un’opera che ripercorre la stagione 1996/97 del club giallorosso in Serie B pur essendo una piccolissima realtà di poco più di cinquemila abitanti.
Due sono gli ex giocatori, allora agli ordini di mister Jaconi, che hanno esposto in tv la loro versione dei fatti su quella settimana. Il primo, in forma anonima, dichiara: “Nello spogliatoio si capisce come doveva finire la partita. Non abbiamo nemmeno fatto fuori il riscaldamento, ma in palestra. Il Bari per andare in Serie A doveva solo vincere contro di noi. Era giusto che andasse cosi, a meno che qualcuno non veniva da noi con qualcosa…ma non accadde. Eravamo arrivati in Puglia venerdì, abbiamo passato il tempo in piscina e siamo usciti il sabato sera. Relax completo. Quindi domenica abbiamo giocato la partita. Doveva finire inizialmente 2-1, poi alcuni giocatori (non si specifica quali, ndr) dovevano fare gol. Alla fine ricevemmo il premio salvezza più il premio-Bari. Festeggiammo più noi che loro (ride, ndr)”.
Il secondo, invece, non è ripreso da una telecamera nascosta e svela la sua identità. Si tratta di Luca Albieri, all’epoca dei fatti 22enne: “Fu una settimana un po’ anomala. Il Bari, cosi come altre realtà di quel torneo, si stava giocando la promozione in Serie A. Dovevamo essere un po’ permissivi. Perdere in quel modo fece male ad un gruppo che conquistò quella storica permanenza in B con fatica e sudore. McGinnis? La prese malissimo (aveva seguito la squadra abruzzese ovunque e per tutto il campionato, ndr)”.
Per la cronaca, il Bari (poi promosso col 4° posto) contese fino all’ultima giornata la promozione in A al Genoa. La formazione ligure chiuse a -1 dai galletti ed al 5° posto in classifica, più staccate tutte le altre. Ha poi dovuto attendere il 2007 per tornare in massima serie. Il Lecce di Ventura, altra grande rivale, si assicurò la promozione battendo il retrocesso Cesena al ‘Manuzzi’ sempre all’ultima giornata di campionato. Empoli vittorioso contro la Cremonese (anch’essa, come i romagnoli, già in C1), Brescia già promosso.
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