Sogliano: “Ripartiamo con serenità. Mercato? Memushaj solo in prestito, non ci sono fuori lista. Sull’Empoli dico…”

Le considerazioni dei direttore sportivo sul momento dei biancorossi


BARI – Tra mercato e calcio giocato. Il direttore sportivo del Bari Sean Sogliano analizza a 360° il momento dei biancorossi. Si inizia da quanto accaduto nell’ultima sessione invernale di trasferimenti: “Non faccio il mercato per me stesso, chi fa questo lavoro deve restare coi piedi per terra. Quando abbiamo cambiato tanto siamo stati criticati, quando lo abbiamo fatto poco altrettanto. La sessione di gennaio è servita per risolvere problematiche di calciatori fuori lista, avevamo l’intenzione di cercare profili giovani. Volevamo certamente prendere Memushaj, il giocatore aveva dato disponibilità a trattare ma tutto alla fine è dipeso dal Benevento. Il trasferimento poteva avvenire solo a titolo definitivo, ma non potevamo spendere un milione. Abbiamo tentato la via del prestito. Non serviva, dato questo rifiuto, prendere un altro centrocampista. Anderson? Resta qui per scelta. Un ragazzo giovane come lui e che fin qui ha giocato poco va venduto solo a determinate condizioni. A metà stagione deve rimanere. Andrada? Non arriva da una squadretta, ma dal River Plate. E’ un’operazione in prospettiva. Oltre ad Improta, come esterni d’attacco, ci sarebbero Iocolano, Cissè, Balkovec e lo stesso Floro Flores”.

E ancora: “Ogni volta dobbiamo cercare qualcuno più forte di noi. Greco qua a Bari non poteva giocare, era finito. Come lui, tanti altri. Ora bisogna solo credere in una squadra e cercare di ripetere il girone d’andata nelle cose positive e correggere i difetti emersi. Pochi gol segnati dall’attacco? Mi auguro sia solo un momento negativo. Trovare un attaccante più forte di quelli che abbiamo a gennaio è difficile. Floro Flores? Avremmo lasciato andar via volentieri chi non voleva proseguire l’avventura col Bari. Ma chi rimane deve affrontare ogni sfida con lo spirito giusto, in modo positivo. Era piuttosto in difesa che bisognava intervenire e questo è stato fatto”.

Il dirigente si sofferma poi sulla rosa a disposizione e sul mercato: “Rosa abbondante? Tutte le squadre di B hanno sotto contratto almeno 28-29 giocatori, quarto portiere incluso. Lo scorso anno giocammo con alcuni ragazzi della Primavera. E non vedo l’ora di trovare qualcuno del vivaio da poter aggregare alla prima squadra. A questo Bari manca solo il fatto di raggiungere qualcosa di importante, serve un clima distensivo. La partita di Venezia è importantissima, ma non decisiva. L’obiettivo è quello di fare i playoff e lotteremo per raggiungerlo. Certo, quella contro l’Empoli è stata una partita bruttissima, è stato sbagliato tutto. La formazione? Credo che per la sconfitta abbia inciso maggiormente l’interpretazione del match. L’unico intervento nostro è dipeso dal mancato impiego di Anderson. Non mi sembrava giusto metterlo in campo senza che ci fosse la convocazione giusta. Galano? Penso ad una scelta tecnica. Ora ripartiamo con serenità”.

Sconfitta figlia delle pressioni? “Non saprei, troppo presto per pensarlo. Sicuramente quando hai poco da perdere e sei più libero mentalmente ti capita di rendere meglio. Quest’anno si è partiti a fari spenti con la voglia di fare qualcosa. Nelle prime tre partite dell’andata, dopo Cesena, abbiamo collezionato tre sconfitte di fila. Per tornare in alto bisogna solo lavorare. Non devono esserci ossessioni. Grosso? Ha personalità e carattere, ciò tuttavia non impedisce di commettere errori. Lui è un tipo orgoglioso e fa bene a tenere la testa sempre alta. Io lo correggo solo quando sbaglia e se sbaglia”.

Qualche rinnovo in vista? Galano certamente, ma anche coloro che sono in scadenza di contratto: “Non abbiamo ancora parlato di rinnovi. Sicuramente è giusto tutelare soprattutto i giocatori più giovani della rosa, per gli altri ogni discorso è rimandato a fine stagione. Lavoro in una piazza come se ci dovessi restare per 10 anni, voglio fare qualcosa di buono per questa società”.






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