Bari, domani Giorno della Memoria in ricordo di Weisz. Ma la sua targa fuori dallo stadio non c’è più…

Sparita da tempo anche quella di Faele Costantino. Entrambe erano situate vicino all'antistadio (lato Curva Nord)


Triste parentesi, domani, per il Giorno della Memoria in chiave biancorossa. La targa della via intitolata ad Arpad Weisz – ex allenatore di origini ebraiche morto nei campi di concentramento di Auschwitz – non c’è più. Era stata infatti installata circa 4 anni fa alle spalle dell’antistadio (qui si allenano i giocatori del Bari) e vicino a Largo Danese. Si tratta, in parole povere, della stessa zona attualmente riservata ai parcheggi della Curva Nord.

WEISZ – Un fatto non di poco conto, soprattutto se consideriamo l’importanza di questa figura storica per i galletti. Perchè Weisz è stato, e vale la pena ricordarlo, il primo allenatore del Bari in Serie A. Correva la stagione 1931/32: l’ungherese fu capace di centrare la salvezza coi biancorossi al termine dello spareggio di Bologna contro il Brescia. Soltanto nel campionato precedente aveva condotto allo scudetto l’Ambrosiana-Inter. Un po’ come se oggi Allegri mollasse la Juventus per salvare Spal, Verona o Benevento.

COSTANTINO, SORTE ANALOGA – Questo episodio, purtroppo, non è rimasto isolato. Anche la targa in ricordo di Raffale Costantino è sparita. Fu inizialmente posta davanti all’ingresso al campo dell’antistadio, a lui intitolato. Anche qui è opportuno fare un po’ di storia: questo attaccante barese verace è stato il primo giocatore della storia del Bari ad essere convocato in Nazionale. Nato nel 1907 (un anno prima della fondazione del Foot-Ball Club Bari), ha disputato coi galletti 4 campionati di Serie A, 1 di Divisione Nazionale ed 1 di Serie B. Fu anche allenatore per alcuni periodi compresi tra il 1936 ed il 1951 (con parentesi alla guida di Lecce e Foggia). All’ex Reuccio biancorosso, inoltre, è stata intitolata una delle scalinate del ‘San Nicola’.

AUGURIO – Ci piacerebbe rivedere il loro ricordo riportato in auge nel più breve tempo possibile. Soprattutto (e non solo, ovviamente) nel caso di Weisz, visto che nel 2014 proprio Bari fu la prima città d’Italia a dedicargli un riconoscimento ora andato perduto. Bologna, ieri, ha intitolato alla memoria dell’ex allenatore la curva San Luca dello stadio Dall’Ara.






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