Doppio ex della sfida, ha allenato infatti l’Empoli prima e il Bari poi, portando entrambe le compagini in serie A, Gaetano Salvemini si è espresso sul match di Sabato prossimo in programma al San Nicola.
In un’intervista rilasciata ai colleghi de La Gazzetta dello Sport queste le impressioni del tecnico: “Le due squadre saranno protagoniste fino in fondo, i galletti giocano in casa e dovranno fare di più, per entrambe le compagini si apre una seconda stagione. Dei singoli non parlo – ha confessato l’ex allenatore – perchè il mio calcio verte sul gioco di squadra. Spendendo due parole anche sul giovane tecnico barese Fabio Grosso Salvemini si è così pronunciato: “Grosso è bravo e preparato – si legge sull’edizione odierna della rosea – ma deve inculcare la mentalità vincente ai biancorossi che devono osare di più soprattutto lontano dalle mura amiche”.
Salvemini, natio di Molfetta ma tutt’ora residente in provincia di Reggio Emilia, ha guidato i toscani per ben 3 stagioni, dal 1985 al 1988, portando la compagine azzurra in massima serie per la prima volta nella storia del club nel 1986. Dopo ecco l’esperienza barese, con 16 turni di imbattibilità consecutiva e ritorno in A nel 1989, quindi la Mitropa Cup e le prime gare in massima serie al “San Nicola”.
In merito al periodo alla guida dei biancorossi l’ex attaccante afferma: “Fui chiamato dalla famiglia Matarrese, e tornare nella mia terra nativa mi fece un enorme piacere. Sono stato molto legato a due persone in particolare: Vincenzo Matarrese e il mio vice, Biagio Catalano, è stato il minimo – ha confessato ai colleghi del suddetto quotidiano sportivo – venirli a salutare per l’ultima volta.
Nel 1991 l’addio ai colori baresi, dopo la sconfitta interna per 2 a 0 contro la Juventus che costò a Salvemini la panchina. Al suo postò arrivò al timone del Bari il polacco Boniek, ma nonostante ciò fu serie B al termine della stagione.
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