Il tecnico del Palermo, Bruno Tedino, questa mattina, al termine della seduta di rifinitura in vista del big match di domani al ‘San Nicola’, ha parlato del match in conferenza stampa: “Che siamo in difficoltà dal punto di vista dell’organico mi sembra evidente. Non è semplice e voglio aprire una parentesi. Non è tanto chi abbiamo disponibile oggi, ma quel che dobbiamo fare durante la settimana. Avendo a disposizione venti-ventidue giocatori si può portare la squadra a lavorare con grandissima intensità ed attenzione con il rischio di maggiori contrasti e problemi muscolari. Quando se ne hanno pochi, come accaduto a noi nell’ultimo periodo, è normale che devi essere bravo a gestire il lavoro. Più gestisci, però, e meno lavori e poi ti trovi senza benzina. Non siamo preoccupati, ma come staff dobbiamo fare questa osservazione. Chi gioca in questo momento lo sta facendo stringendo i denti e tra mille difficoltà. Di solito gli indisponibili sono sempre i più bravi della squadra, ma non è così. Vogliamo essere onesti nelle valutazioni. Abbiamo comunque preparato la partita al massimo, come sempre.“
PROBLEMI DI FORMAZIONE IN CASA ROSANERO PER VIA DELLE ASSENZE – L’allenatore siciliano tenta di abbozzare una possibile formazione che scenderà in campo contro i biancorossi: “Davanti abbiamo La Gumina, Embalo e Trajkovski, che sono tutti e tre giocatori differenti per caratteristiche. Poi c’è Coronado che è un ibrido e può giocare un po’ dappertutto. Abbiamo provate varie situazioni con Igor più arretrato, ma a quel punto il centrocampo diventerebbe troppo leggero. Dawidowicz, qualora scenda in campo, non avrebbe una grande autonomia. Dobbiamo quindi fare delle valutazioni importanti e genarli perché, per esempio, neanche Szyminski si è allenato in settimana e ha partecipato solo oggi all’ultima seduta d’allenamento. Lo recupereremo probabilmente solo dal punto di vista clinico.“
PARTITA IMPORTANTE, MA NON DETERMINANTE – “Vista la classifica, è una partita di cartello, ma non credo sia determinante perché in questo momento non sta scappando nessuno. Qualora, in mezzo a tutte queste difficoltà che stiamo avendo, riuscissimo a fare un risultato importante, è normale che verrebbe voglia di pensare ancor di più in senso positivo. Come squadra, non siamo capaci di fare calcoli. Magari l’avessimo fatto in passato! A volte siamo stati bacchettati per qualche pareggio di troppo. Il punto secondo me è sempre molto importante se ottenuto dopo una buona partita. Noi a Bari dovremo fare una partita importante e, sebbene il pari sarebbe un buon risultato, non dobbiamo accontentarci. Cercheremo di vincere la partita, sfruttando le nostre qualità e magari un briciolo di buona sorte.“
TEDINO ELOGIA IL BARI E FABIO GROSSO – “Il Bari ha un modo di giocare molto bello ed arioso ed ha giocatori di grande personalità e qualità, soprattutto in mezzo al campo e davanti. Sulle corsie esterne ho visto Anderson, Fiamozzi e Sabelli che sono elementi molto bravi. E’ una squadra che muove molto bene la palla ed è forte nelle palle inattive, oltre ad avere degli attaccanti formidabili come Cissè, Floro Flores, Nenè, Kozak, Galano, Iocolano, Brienza e Improta. Vanno fatti i complimenti a chi ha assemblato questa squadra e a chi li allena poichè i biancorossi giocano bene ed in maniera propositiva. Grosso? E’ stato l’emblema della nazionale campione del mondo in Germania. Al pari di Tardelli relativamente alla vittoria in Spagna nel 1982. Ho vissuto le emozioni dell’ultimo successo mondiale e a ricordarle mi viene la pelle d’oca. Da allenatore lo stimo perché ha fatto bene coi giovani della Juventus, facendolo nel migliore dei modi e cioè trasmettendo loro concetti e propositività. Ha tutte le conoscenze, le competenze e le qualità per diventare un allenatore molto importante. In casa hanno fatto otto vittorie su nove e spesso hanno giocato con il 4-3-3 o il 4-3-2-1. Non so quindi con che modulo giocheranno”.
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