Inutile girarci intorno: in casa Monopoli ora la crisi è acuta. Tanto sul piano del gioco (voglia ed impegno ci sono, leggerezze e disattenzioni pure) quanto su quello dei risultati. La sconfitta di ieri contro la Virtus Francavilla è la quinta consecutiva rimediata e riassume perfettamente il pessimo momento della formazione di mister Tangorra.
Cosa manca al gabbiano? L’attacco, prima di tutto. Solo due reti negli ultimi 5 turni: una di un centrocampista (Sounas, unico a salvarsi sempre e comunque), l’altra di Paolucci. Bottino insufficiente a fronte delle 8 subite: la difesa, poche settimane fa una delle migliori di tutti e tre i gironi di Serie C, resta la quarta del campionato ma regala gol agli avversari con estrema facilità. Se non si tratta di dormite collettive sui calci piazzati (ieri, come a Bisceglie), subentrano gravi errori dei singoli: in principio fu Bifulco a Catanzaro, ieri Ferrara sul 2-1 finale di Saraniti (il numero 26 era inoltre supportato da un solo compagno).
Nemmeno il centrocampo è esente da colpe e sembra aver smarrito lo smalto di inizio stagione: tolto il solito Sounas, gli altri interpreti non spingono più efficacemente come ai bei tempi. Veniamo poi ai cannonieri. Genchi, che resta il primo attaccante più prolifico del torneo con Alfageme e Saraniti, non segna da 410 minuti (Monopoli-Reggina 1-1). Peggio ancora vanno le cose per Sarao, a secco da ben 495 minuti (ultimo gol in Casertana-Monopoli 0-3). Quelli che prima erano i punti di forza, si stanno ora riscoprendo punti deboli e prevedibili.
Nessuno ha fatto peggio del Monopoli in queste ultime 5 gare. Fino a ieri tale score negativo era stato condiviso con l’Akragas fanalino di coda, poi vittorioso contro la Reggina. La formazione siciliana aveva rimediato già 5 sconfitte consecutive, avendo giocato alla 12^ giornata, turno di riposo per i biancoverdi. Che sia di buon auspicio per la fine delle pene del gabbiano? Chi lo sa. Le prossime avversarie in calendario si chiamano Trapani e Lecce. Non sarà facile…
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