In vista della sfida di domani tra galletti e satanelli, Alberto Fontana ha ricordato ai colleghi di ‘Repubblica‘ un derby che giocò a Foggia con la maglia del Bari. L’arbitro di allora, il sig. Pierluigi Collina di Viareggio, decise di non fare la classica inversione di campo al secondo tempo, per non pregiudicare l’esito della gara. Quel giorno i tifosi rossoneri si resero infatti protagonisti di intemperanze: «Mi lanciavano oggetti di ogni tipo: bottigliette piene, perché allora non vi era ancora l’obbligo di versare acqua nei bicchieri. Ma il mio terrore era quello di essere colpito dalle cento lire. Mi era successo in un’occasione e vi assicuro che lanciate dall’alto facevano un male cane. A differenza delle cinquanta lire, che avevano meno consistenza. Oggi c’è maggiore tutela negli stadi, ma un tempo, soprattutto in stadi a stretto contatto con il terreno di gioco, come nel caso dello Zaccheria, eri esposto a rischi enormi».
Tornando nuovamente su quanto accadde allora, l’ex portiere (in biancorosso per ben 4 anni impreziositi da due promozioni nella massima serie) è entrato maggiormente nel particolare: «Collina si era reso conto che dietro la mia porta non la smettevano più di lanciare oggetti. Si avvicinò a me e chiese conforto a quello che aveva visto da lontano. Senza pensarci due volte mi disse di tornare nella porta dove avevo giocato durante il primo tempo e quindi con alle spalle i nostri tifosi. Una decisione elementare, ma che poi seppi che non era contemplata nei regolamenti. Quel giorno Collina dimostrò tutto il suo talento. Noi eravamo ad un passo dalla A e questo probabilmente infastidiva i tifosi del Foggia. Ne ho giocati altri di derby, ma mai come quel giorno».
Domani al “San Nicola” si prevdeono più di 30mila spettatori. «Sono le partite che ogni giocatore vorrebbe giocare – ha spiegato Fontana – danno un senso alla carriera. I derby sono partite diverse dalle altre. Vero è che il Bari ha mostrato finora di avere qualità non comuni per il campionato di serie B. L’ho visto in alcune occasioni e mi è sempre piaciuto per il modo in cui trova la via del gol. Occhio però al Foggia, perché in trasferta si è sempre mostrato particolarmente insidioso»
In caso di vittoria del Bari, quali prospettive si aprirebbero? «So solo che se il Bari vince – ha concluso il 50enne di Cesena – può trovare la spinta per una stagione meravigliosa. E’ già primo in classifica, ma se batte il Foggia non lo ferma più nessuno. So cosa vuol dire avere alle spalle così tanti tifosi che ti spingono verso un grande obiettivo: ti senti più forte e moltiplichi le energie».
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