Tra i principali protagonisti di questo Bari capolista dopo 15 giornate è impossibile non menzionare gente come Andrés Tello e Jacopo Petriccione. Il primo è tornato tra i cadetti dopo la precedente esperienza di Cagliari (promosso in A, ndr), il secondo è invece reduce da un’ottima annata con la maglia della Ternana. Il suo contributo è stato decisivo per la salvezza degli umbri. Intervistato dalla nostra redazione, il loro agente Jeronimo Barbadillo (i meno giovani lo ricorderanno per i suoi trascorsi con la maglia dell’Avellino) si è soffermato sul momento di entrambi i calciatori.
Si parte dal colombiano numero 21: “E’ un giocatore che è partito bene, sabato è stato decisivo coi suoi assist. Da quest’ultimo punto di vista è uno dei migliori in categoria. E’ anche molto critico ed esigente con se stesso, specie quando sbaglia. Posso comunque dire che è entusiasta di essere qui a Bari, ha un motore impressionante e che gli permette di fare la differenza in B. Riscatto personale dopo Empoli? La scelta di non rimanere in A dipende dal fatto che il ragazzo è alla ricerca di una continuità importante. Bari, anche se è in B, è una piazza da massima serie. I galletti al termine della passata stagione sono stati i primi ad interessarsi al ragazzo. E Grosso l’aveva già avuto alla Juve, conosceva bene Tello. Tutto ciò ha agevolato l’accordo con Sogliano. Ogni sforzo si sta ripagando bene”.
Il procuratore si concentra poi sulle qualità di Petriccione, ex viola: “Ovunque sia stato è sempre riuscito, in corsa, a guadagnarsi un posto da titolare. Ha personalità e grandi mezzi tecnici, il passaggio di ripartenza fatto a Novara in occasione della rete del 2-0 è straordinario. Mi permetto di definirlo alla Pirlo questo gesto tecnico. Fino a due anni era considerato solo come centrale di un centrocampo a tre, che poi è il suo ruolo naturale. Ma nella passata stagione è stato impiegato molto come mezzala ed ha reso benissimo. Non ha problemi di posizione. Ha grandissime prospettive, spero centri il salto di categoria coi galletti. La trattativa estiva? Sogliano lo conosceva già, lo stimava. Grosso ci aveva giocato contro ai tempi della Primavera della Juventus e contro la Fiorentina. Non è stato difficile scegliere il capoluogo pugliese”.
Lascia un commento