

Per diverso tempo negli anni ’80, ogni volta che il Bari ha usufruito di una punizione dal limite, il suo nome ha echeggiato sulle gradinate dello stadio “Della Vittoria” per ricordare le sue prodezze su calci piazzati, sebbene non vestisse più la maglia biancorossa. Edy Bivi è rimasto nel cuore dei supporter baresi con qualche capello bianco e con i galletti ha vinto un memorabile campionato di serie B nella stagione 84/85 laureandosi capocannoniere cadetto con 20 reti. Sulle colonne de “Il Messaggero” ha ricordato così la sua esperienza pugliese: «Eravamo una buona squadra, una big per la categoria all’epoca. Che coppia d’attacco con Bergossi! C’era anche Piraccini, che poi passò all’Inter, e ragazzi del vivaio del Bari molto bravi. Per me resta una parentesi bellissima della carriera, ma quella serie B era tutto un altro campionato. Ora vedo un torneo mediocre, un livello basso e valori in picchiata».
Il prossimo turno di serie B propone la sfida tra Bari e Pescara e l’ex attaccante 57enne si sente direttamente coinvolto dall’evento avendo vestito le maglie delle due formazioni (quella del Bari dal 1984 al 1987 e quella del Pescara dal 1990 al 1994). «Domenica prossima non sarà una partita facile – ha confessato Bivi – io del Bari attuale ho visto poco, ma so che quella piazza vuole sempre vincere e quando c’è ambizione ci prova con tutte le sue forze. Forse ha puntato su giocatori di nome, che spesso non valgono l’investimento fatto. Potrebbe essere questa la carta a favore dei biancazzurri. In generale, credo che bisognerebbe investire in modo mirato, prendendo gente di qualità e non di nome».
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