Tra i giocatori che hanno vestito la maglia del Bari negli anni ’80, Carlo Perrone é certamente tra quelli che i tifosi baresi ricordano con maggior affetto. L’ala padovana ha collezionato con i galletti ben 71 presenze e 11 reti ed é suo il gol al Genoa che il 21 maggio 1990 regaló ai pugliesi la “Mitropa Cup“. Intervistato dal collega Franco Cirici de “La Gazzetta dello Sport“, Perrone ha ricordato il campionato 1987-88 quando, allenato dal compianto Enrico Catuzzi, realizzò ben 8 reti: «In quella stagione avevo il piede caldo, a Bari stabilii il mio record personale di reti, mai migliorato. Ero però un uomo assist piú che un goleador. Sulla fascia saltavo l’uomo per poi crossare dal fondo o per effettuare passaggi filtranti. Occorreva correre tanto per non restare ai margini».
L’ex allenatore in seconda del Novara ha poi detto la sua sulla gara in programma sabato prossimo all’Arechi: «La Salernitana é una bella realtà, sta facendo bene, ma sono convinto che, prima o poi, il Bari tirerà fuori gli artigli anche in trasferta. Nella bolgia di Salerno potrebbe scattare la molla giusta».
Il 57enne ha quindi spostato l’obiettivo su Cristian Galano, autore fino ad ora di 7 gol ed autentico trascinatore della squadra di mister Grosso: «Rispetto a me, vede di più la porta. Mi piace molto, soprattutto quando parte dalla fascia, va verso l’interno e tira fuori dal cilindro un sinistro micidiale. Somiglia molto al modo di giocare di Suso del Milan. In Serie B uomini come lui fanno sempre la differenza».
L’attuale tecnico del Piove di Sacco non esclude che il “Robben di Puglia” possa finalmente arrivare in pianta stabile nella massima serie: «Non è mai troppo tardi. Io ho vissuto i migliori anni con l’Atalanta, sia nel massimo campionato che nelle competizioni europee, sul finire della carriera. Sul piano tecnico, Galano ha le carte in regola per giocare in Serie A. Ecco, forse, sotto l’aspetto fisico gli manca qualcosa. Ma è pur vero che il ragazzo sta viaggiando a una media gol pazzesca. Questo può essere l’anno giusto per il definitivo salto di qualità. Certo, mi piacerebbe vederlo ad alti livelli con la maglia del Bari».
In chiusura Perrone spende due parole sulla sfida a distanza che animerà la partita tra granata e i galletti, quella tra Galano e Rosina: «Due mancini che possono inventare il numero d’eccezione in ogni momento. Ora Galano è peró in netto vantaggio e non parlo con il cuore. Si sta rivelando sempre più decisivo per le sorti biancorosse».
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