E adesso viene il bello. Il Bari di mister Fabio Grosso è infatti atteso da un mese di novembre tanto impegnativo quanto affascinante. Le prossime 5 sfide in calendario potranno sicuramente dire qualcosa in più sulla consistenza tecnica e soprattutto psicologica dell’organico biancorosso.
GEMELLAGGIO E ZEMAN – Prima di tutto, la Salernitana. Sugli spalti sarà imperdibile il solito spettacolo che entrambe le tifoserie – gemellate dal lontano 1983 – offriranno, ma sul campo sarà partita vera. Entrambe le squadre sono al quinto posto ed a quota 19 punti, chi vince può sperare di svoltare per davvero. La squadra allenata da Bollini non perde dalla 2^ giornata contro il Carpi e non molla mai: come dimenticare le beffe riservate a squadre come Avellino, Parma ed Empoli? Il Bari, dal canto suo, punta ad interrompere una maledizione (vedi assenza di vittorie) che in trasferta dura dallo scorso 24 febbraio. Poi, il prossimo 12 novembre, arriva il Pescara di Zeman. Con gli abruzzesi c’è da sempre una forte rivalità ed il boemo spesso si è rivelato un cliente scomodo per i galletti (9 sconfitte, 4 pareggi ed 8 vittorie baresi in 21 incontri, ultimo doppio incrocio sempre col Pescara e nel 2011/12).
NOVARA E DERBY – Altro impegno esterno il prossimo 18 novembre contro il Novara. Al ‘Piola’ i galletti sfideranno buona parte del loro recente passato: tra gli ex in azzurro ricordiamo alcuni dei protagonisti della ‘meravigliosa stagione fallimentare’ (Calderoni, Chiosa e soprattutto Sciaudone), due recenti ex col dente avvelenato (Maniero e Sansone) ed un biancorosso mancato (Macheda, che un anno fa di questi tempi pareva molto vicino, da svincolato, ad un approdo in Puglia). E poi, il 26, ritorna in campionato dopo vent’anni il sentitissimo Derby d’Apulia contro il Foggia: i supporters rossoneri da tempo sono già in clima partita (anche ieri a Vercelli cori di sfottò verso i galletti), quelli baresi gridano vendetta per gli ultimi due sfortunati precedenti (perchè in Coppa Italia, il 9 agosto 2015, la formazione allora allenata da Nicola capitolò per 1-2. Proprio come Fascetti nel 1996/97 e sempre al ‘San Nicola’). Si giocherà di domenica, ma alle 12:30. E’ lecito tuttavia aspettarsi una grande cornice di pubblico: un derby è pur sempre un derby, aldilà dei rispettivi valori tecnici (Grosso in questo momento partirebbe favorito contro Stroppa, ma mai dire mai…).
CHIUSURA DA A – Si chiude infine in bellezza. Mercoledì 29 novembre, almeno per un pomeriggio, il Bari respirerà profumo di Serie A. Nel quarto turno di Coppa Italia ci sarà da sfidare il Sassuolo di Bucchi e dell’ex direttore sportivo Guido Angelozzi. Chi passa il turno sfiderà negli ottavi di finale l’Atalanta. Tra gli orobici gioca l’odiato Masiello: uno stimolo in più per molti tifosi baresi, che sperano nell’impresa al ‘Mapei Stadium’. I galletti torneranno in trasferta a Reggio Emilia dopo 22 anni. Anche in quel caso si disputò una partita di Coppa Italia, ma contro la Reggiana di un certo Ancelotti: Protti e compagni persero 2-0 (edizione 1995/96).
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