«Troppo brutto per essere vero. A Brescia il Bari é incappato in una serataccia difficile da spiegare e stavolta non si é trattato solo di un approccio sbagliato». Queste le considerazioni di Carlo Regalia sulla debacle dei galletti in Lombardia lunedì scorso con le quali l’ex direttore spotivo dei pugliesi ha iniziato quest’oggi la sua solita rubrica su “La Gazzetta dello Sport“.
Qualcosa di buono, però, la gara del “Rigamonti” l’ha anche regalata e il riferimento non puó che essere a chi continua a gonfiare la rete dall’inizio della stagione insieme ad Improta: «Cristian Galano si é salvato dal naufragio perché ha fatto la sua parte. Un gol intriso di tempismo e di intelligenza che ha rimesso in carreggiata il Bari ottimizzando l’unica azione insidiosa dei biancorossi nel primo tempo. Peccato sia rimasta una prodezza fine a se stessa».
L’ex dirigente 83enne ha voluto poi spezzare una lancia in favore di Fabio Grosso: «Mi complimento con lui. Nel dopo partita di Brescia è stato tanto impeccabile quanto onesto. Non si è rifugiato, alla stregua di tanti suoi colleghi, nelle solite frasi di circostanza o peggio nell’alibi dell’autogol, dell’episodio determinante. Ho apprezzato molto la sua analisi cruda, realistica. Ha riconosciuto che la formazione di Marino aveva meritato di vincere, senza se e senza ma, e che la sua squadra non si era espressa come al solito. Segno di grande serietà».
Come ci si rialza dopo una partita cosí negativa? «Bisogna ripartire mantenendo la calma – ha concluso Regalia – senza cercare necessariamente il capro espiatorio. Il direttore sportivo Sean Sogliano sa cosa fare».
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