L’ennesima delusione esterna del Bari ha lasciato interdetti i suoi tifosi che, dopo la bella vittoria contro il Cittadella di soli 3 giorni prima, mai avrebbero pensato di assistere ad una prova cosí incolore da parte della squadra di Fabio Grosso. Per commentare la negativa serata del “Rigamonti“, la Gazzetta dello Sport di oggi ha intervistato Checco Palmieri, ex attaccante prima e team manager poi del Bari ed attuale responsabile del settore giovanile del Sassuolo. La delusione ha contagiato anche lui, ma il 50enne barese preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno: «Da tifoso ci speravo ma mi concentro sui lati positivi: la squadra ha risposto allo 0-1 e ha fatto la partita nella ripresa. Il Bari è vivo e ha un’idea di gioco, alla lunga raccoglierà i frutti».
Nonostante tutto, i biancorossi vantano un reparto avanzato davvero invidiabile. Galano (a segno anche ieri) e Improta rappresentano al momento, insieme al duo empolese Caputo-Donnarumma, la coppia gol più prolifica del torneo con 13 reti segnate in due. «I numeri dell’attacco non mi sorprendono – aggiunge il dirigente emiliano – Galano é un giocatore di categoria superiore. In difesa si pagano a caro prezzo gli episodi, ma puó succedere quando attacchi molto. Sono certo che un tecnico di valore come Grosso saprà migliorare la sua creatura».
Lontanto dal San Nicola, Basha e compagni si trasformano. Che sia un problema di approccio? «Difficile capirlo – ha concluso Palmieri – parliamo di un gruppo rivoluzionato che ha bisogno di fiducia. Ci sono giocatori giovani ed altri esperti: tutti devono tirare fuori gli artigli».
Non ho parole
Palmieri sogna sogna, i segnali sono preoccupanti da tempo e non e’ auspicabile in eterno che si vinca in casa e si perda sistematicamente fuori casa per cui Giancaspro e Sogliano attenzione, subito IACHINI!