Sembrerebbe che il San Nicola fra un biennio possa avere un nuovo volto. Dopo l’incontro tra il presidente della Lega di B Andrea Abodi e il patron biancorosso Cosmo Antonio Giancaspro, le sorti dell’impianto sportivo barese dovrebbero essere decuse a breve nel dettaglio. Ad occuparsi della progettazione e del restyling del San Nicola , come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, saranno gli stessi architetti che stanno lavorando in Azerbaijan e in Qatar per gli stadi ospitanti gli Europei e i mondiali del 2020 e 2022.
Si tratta infatti della società olandese The Stadium Consultancy, già all’opera in oltre 60 strutture sportive tra cui spiccano le “case” di Feeynord, Olympique Marsiglia e Valencia. Tutte le figure professionali lavoreranno sotto la coordinazione di Renzo Piano che dovrà vagliare e approvare ogni singola modifica, poiché l’astronave è sottoposta al vincolo architettonico.
Ieri sera nel capoluogo pugliese si è svolto il primo incontro riguardante la riqualificazione dello stadio costruito per il Mondiale del ’90. Presenti il ceo olandese Ben Vannbrik, il project manager dello studio Piano e l’architetto Ottavio Di Blasi. A convocare l’assemblea, il presidente di B Futura Andrea Abodi, cui è stato affidato dalla società barese la realizzazione di uno studio di perfettibilità. Inclusi nel progetto anche lo studio Mc Dermott Will & Emery, Savillis Lary Smith Italia e lo studio Gattai.
Entro la fine dell’anno sono previsti i documenti da presentare in Comune per avviare le procedure, quindi l’elaborazione del project financing e del masterpaln per le quali si stimano quattro mesi e un costo di 200mila euro a carico della presidenza biancorossa. Dopo di che si passerebbe alla fase esecutiva di lavoro che richiederebbe circa un biennio. Così nel 2020-2021 il Bari potrebbe avere una nuova casa, sicuramente più tecnologica ed innovativa.
«Lavoreremo sul concetto di area – ha affermato Abodi intervistato dai colleghi de La Repubblica – le nostre parole d’ordine saranno sostenibilità, funzionalità e compatibilità. L’idea è quella di ridurre l’attuale capienza, portandola a 45.000 seggiolini e avvicinare le tribune al campo lasciando invariata l’idea di astronave, così da poter riempire lo stadio più spesso e non in relazione ai risultati sportivi dei biancorossi».
Lascia un commento