Intervistato dai colleghi dell’edizione barese del quotidiano ‘La Repubblica‘, il presidente Cosmo Antonio Giancaspro ha fatto un breve resoconto sulla questione stadio. Ieri, a Palazzo di Città, si sono riuniti importanti esponenti, tra questi c’era anche Andrea Abodi, presidente di B Futura. “Ci siamo incontrati con tutti i consulenti: milanesi, baresi, romani. Ed anche olandesi. L’obiettivo – dichiara il massimo dirigente biancorosso – è arrivare entro la fine dell’anno con lo studio di fattibilità. I tempi? Se tutto dovesse filare liscio come l’olio senza grosse smagliature burocratiche, entro la fine del campionato dovremmo avere le carte in regola per iniziare”.
Come si interverrà? “Ci sono tecniche di intervento che potrebbero consentire l’utilizzo a specchi dello stadio, ma Renzo Piano dovrà dirci come operare per la tutela del bene architettonico. Stadio hi-tech? Autosufficienza energetica, sostenibilità ambientale e riciclo delle acque piovane: queste sono le caratteristiche che dovrà avere sul fronte energetico e ambientale. Tutta la parte elettrica sarà alimentata da impianti fotovoltaici”.
Focus sui costi del nuovo impianto: “Secondo il mio parere sarà necessario un investimento di 120-150 milioni di euro. Chi paga? B Futura è un elemento di garanzia validato ed ha un significato di bancabilità. Tra il credito sportivo ed il fondo Invimit le fonti di finanziamento ci sono”.
Capitolo concessione. Giancaspro ha ancora intenzione di ottenerla per 99 anni: “Vedremo che dirà il Comune”.
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