Tre punti per sognare, tre punti per illudersi ancora un altro po’. Il risveglio domenicale per i tifosi del Monopoli è dolcissimo: a causa del pareggio interno del Lecce contro l’Akragas la vetta è ora distante soltanto due lunghezze.
GABBIANO SEMPRE VIVO – La squadra biancoverde non è mai doma e chi aveva pensato ad un parabola discendente deve subito ricredersi. Ieri a Caserta il Monopoli ha vinto e convinto sul piano del gioco, della tecnica e delle idee contro una Casertana poco concreta e con scarso spirito d’iniziativa. Ha risposto presente, pur non essendo mai sparito da certi radar: nelle sfide contro Andria, Catania e Siracusa, la formazione allenata da Tangorra non ha mai dimostrato di essere inferiore. Questa sensazione di competitività inorgoglisce:nei due campionati precedenti la musica è stata ben diversa.
GENCHI, TRASCINATORE E RIVELAZIONE – Ti aspetti Paolucci, invece il trascinatore del Tangorra bis è lui. Giuseppe Genchi, barese verace con licenza di bomber, si è caricato sulle spalle la squadra biancoverde. “Ha il gol nel sangue”, dichiarò ai nostri microfoni l’ex ds Mariotto. Questa profezia si sta avverando con un anno di ritardo. Ora sono 6 le reti siglate dopo 9 giornate, le stesse messe a segno in tutto il campionato scorso. La fotografia perfetta della sua maturità è tutta nel momentaneo 0-1 di ieri: un concentrato di tecnica ed astuzia su cui Benassi ha potuto fare ben poco. La strada intrapresa è quella giusta.
VITTORIA STORICA – E se i numeri non mentono mai, va anche detto che questa vittoria contro la Casertana è per certi versi inedita. Il terzo successo della storia in casa dei falchi è infatti il più largo di sempre dei biancoverdi: mai ci si era imposti dalle parti del ‘Pinto’ con un rotondo 0-3. Lo scorso anno, con Zanin in panchina, fu sufficiente una zampata di Gatto per prevalere, nel lontano 1988 non si andò oltre lo 0-2.
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