Il Bari respira per 17 minuti l’inebriante profumo della vetta! Un’emozione che manca da 8 anni…

La Pro Vercelli rovina la festa dei galletti che, dopo il secondo gol di Galano, erano primi in classifica con Frosinone e Palermo


Tifosi del BariSecondo un’antica e piuttosto consolidata credenza popolare, il 17 è sinonimo di sfortuna e nel pomeriggio di ieri i tifosi del Bari hanno avuto almeno un buon motivo per sposare questa tesi. Quella fatidica cifra rappresenta infatti il numero di minuti intercorsi tra il bellissimo gol del 2-1 di Galano e il pareggio in extremis della Pro Vercelli con Morra, a soli 60 secondi dal triplice fischio del direttore di gara. E’ il 32′ della ripresa quando il “Robben di Puglia” riceve palla da Tello al limite dell’area piemontese, elude la guardia di Mammarella accentrandosi col sinistro e lascia partire uno dei suoi tipici colpi a giro che né Bergamelli col corpo e neanche soprattutto il volo disperato del portiere Marcone riescono a neutralizzare. Un’autentica apoteosi di gioia irrefrenabile percorre la schiena dei tantissimi baresi assiepati nella curva ospite del “Piola” e di tutti gli altri tifosi a casa incollati a radioline e televisioni. Alla fine il pareggio dei bianchi nel recupero riporta un po’ tutti sulla terra. Restano però quei circa 17 giri completi della lancetta lunga dell’orologio durante i quali i sostenitori biancorossi hanno sognato ad occhi aperti. L’Avellino, la Virtus Entella e l’Empoli avrebbero disputato i posticipi, mentre il Frosinone e il Palermo stavano pareggiando e, insieme a quelle due squadre, in quel frangente i galletti erano momentaneamente al primo posto in classifica a quota 15. Una sorta di evento quasi straordinario, visto che tale situazione (seppur momentanea) non si verificava da circa 8 anni.

E’ vero, nel frattempo la stessa emozione è stata provata anche dopo la gara d’esordio nelle stagioni 2014/2015 (vittoria a Chiavari contro la V.Entella per 2-0) e 2015/2016 (vittoria interna contro lo Spezia per 4-3), mentre nella stagione 2012/2013 furono ben 3 le vittorie iniziali (contro Cittadella, Ascoli e Ternana), ma la squadra allenata allora da mister Torrente cominciava il torneo con 5 punti di penalizzazione per le purtroppo note vicende del calcioscommesse, diventati poi 7 per irregolarità amministrative e per il mancato pagamento dei versamenti dei contributi relativi alla stagione precedente. Se non si considerano però i casi in cui una vittoria all’inizio del campionato è valsa ovviamente il primato in classifica (impresa tutt’altro che difficile da compiere), il Bari non si fregia del titolo di capolista dalla stagione 2008/2009, quando sulla panchina dei galletti c’era un certo Antonio Conte.

La vetta della graduatoria fu raggiunta dalla formazione pugliese all’inizio del girone di ritorno, dopo l’exploit di Trieste (1-2 grazie alla splendida doppietta di Barreto) e mantenuta in assoluta solitudine fino alla fine del torneo, per 14 fantastiche settimane di fila, dopo il colpaccio di Sassuolo (1-3 con reti di Barreto, Kutuzov e De Vezze) datato 8 marzo 2009. Tutti sappiamo piuttosto bene come sia poi andata a finire quella stagione! Che l’appuntamento con il primato in classifica sia solo rinviato? E’ presto per dirlo e l’aver vissuto questa emozione, anche solo per poco più di un quarto d’ora, è certamente un bel segnale del quale accontentarsi (per il momento). E allora si continui su questa strada, consci che il cammino sia ancora molto lungo e irto di difficoltà e che ci sia bisogno di migliorare ancora parecchio, ma con la consapevolezza dei propri mezzi e la voglia di ripagare a suon di prestazioni e vittorie una splendida piazza come quella barese. Nella speranza, almeno, che non si debbano aspettare altri 8 anni…






About Tommaso Di Lernia 759 Articoli
E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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