Come si prepara lo Spezia in vista della sfida di sabato contro il Bari e quale bilancio si può fare sulle prime 6 gare di campionato di liguri e pugliesi? Abbiamo chiesto tutto ciò (e non solo…) a Gianluca Andrissi, direttore sportivo del club ligure.
Buon pomeriggio direttore. Sabato si sfideranno al ‘Picchio’ Spezia e Bari. Che gara si aspetta e come giudica la formazione allenata da mister Fabio Grosso?
“Sabato mi aspetto una gara tutta da seguire e godersi, si affronteranno due squadre che punteranno al massimo risultato, quindi la vittoria. Noi giochiamo in casa e faremo del nostro meglio. Il Bari, invece,vorrà proseguire la sua striscia positiva e secondo me è una squadra costruita per vincere, ha grandi qualità e sarà protagonista in questo campionato. Magari in questo inizio di torneo avrà avuto un andamento altalenante ma il livello del suo organico resta ottimo”.
Cosa non ha funzionato nell’ultima gara contro la Salernitana e come giudicare questo avvio di campionato dei bianconeri?
“A Salerno è stato interrotto un buon periodo di risultati, eravamo reduci da due vittorie ed un pareggio. Nonostante ciò, sono stati prodotti diversi numeri importanti. Basti pensare al possesso palla o al predominio territoriale. La nostra è una squadra rifatta ed ha diversi under, pochi stanno sottolineando questo dato. Stiamo cercando di valorizzare al meglio il prodotto del vivaio spezzino. In trasferta, parlando più in generale, abbiamo comunque fatto sempre buone prestazioni. A Venezia, ad esempio, è stato strappato un buon pareggio”.
Qual è l’obiettivo stagionale dello Spezia?
“L’obiettivo è quello di mantenere la categoria, su questo sono stato chiaro sin dal mio arrivo in Liguria. La proprietà ritene ciò una priorità, ci sono anche alcuni giovani in rampa di lancio come dicevo prima”.
Come mai si è deciso di non voler più proseguire con Nenè? Il brasiliano sabato sarà un attesissimo ex…
“Nenè è sicuramente un ottimo giocatore. Io sono arrivato a metà giugno, lui era in scadenza. Per noi era importante sfoltire la rosa e per questo motivo abbiamo ritenuto di non prendere in considerazione calciatori in questo tipo di situazione”.
Tutti ora si aspettano il miglior Granoche.
“Ha numeri importanti, per lui parla la sua carriera. Sono dell’idea che i conti vanno fatti alla fine del campionato. L’ho conosciuto quest’anno, è una persona eccezionale ed un ragazzo fantastico anche all’interno dello spogliatoio. Siamo felicissimi di averlo con noi”.
Bilancio su questi primi mesi allo Spezia?
“A La Spezia ho trovato una società di Serie A per quanto riguarda l’organizzazione ed il livello complessivo. C’è grande competenza nello staff, ottime anche le strutture. La loro è stata una chiamata improvvisa, ma quando è arrivata ho preso l’occasione al volo e sto dando tutto me stesso in questa nuova avventura. Non illuderemo i tifosi”.
Per lei la Serie B arriva dopo quanto è stato fatto di buono a Como. Quali insegnamenti ha tratto da quest’ultima ed intensa esperienza?
“Tutte le esperienze sono state importanti, sono stato anche nel Renate, all’Inter, nella Pro Sesto e nel Monza. Per quanto riguarda l’esperienza nel Como posso dire che annate cosi ne valgono dieci. Nel senso che le difficoltà sono state talmente enormi che per andare avanti bisognava sempre ingegnarsi. Ho potuto ugualmente contare su un gruppo straordinario e che non ha mai abbandonato la nave. Basti pensare al fatto che nessun calciatore, a gennaio, ha pensato di andar via. I ragazzi che sono scesi in campo sono stati straordinari”.
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