Nella sconfitta rimediata contro il Frosinone è possibile individuare ugualmente dei punti positivi in casa Bari. Soffermandosi, ad esempio, sulle prestazioni di alcuni singoli. E se la difesa continua a balbettare, l’attacco con gli schemi di Grosso sta invece producendo buone soluzioni: spesso è in mano il pallino del gioco, diverse sono le occasioni da rete create. Il più prolifico? Ad oggi è uno dei nuovi arrivati nell’ultima sessione estiva di calciomercato.
IMPROTA – Tre gol dopo sole quattro giornate Riccardo Improta non li aveva mai fatti. L’esterno classe 1993 non segnava cosi tanto dai tempi in cui vestiva la maglia del Padova (7 reti in 19 gare, stagione 2013/14). Da allora, per l’ex Genoa, sono arrivate una promozione in A (col Bologna, 16 presenze) e le esperienze con le maglie di Cesena (appena 2 gare, causa infortunio e lungo stop di oltre 7 mesi) e Salernitana. Proprio in granata il ragazzo di Pozzuoli ritrova un certo feeling col campo (30 presenze), ma i gol non arrivano. La sua duttilità (è agile ed ha una buona visione di gioco) era nota, meno prevedibile era invece il suo avvio sprint coi galletti in campionato: 3 reti in 4 gare, più un assist all’esordio contro il Cesena. Niente male. Da applausi il suo inserimento nell’azione del momentaneo 1-1 contro i ciociari. Quando può cerca sempre di giocare in profondità. Prima della sfida del ‘Partenio’ la sua ultima doppietta era datata 29 marzo 2014 (Padova – Lanciano 5-1, reti tra il 59° ed il 63° minuto).
GYOMBER – Nonostante le lacune sin ora evidenziate, sabato nel reparto arretrato è comunque emersa una nota positiva. Buono è infatti risultato l’esordio in biancorosso di Norbert Gyomber: presto per dire se il nazionale slovacco è quello che serve ai galletti, ma di sicuro il classe 1992 ha avuto un buon approccio sul piano del tempismo e della personalità. E’ stato abile sulle palle alte in almeno un paio di circostanze, poco tuttavia ha potuto fare sui gol subiti. Per lui l’obiettivo principale resta, comunque e prima di tutto, quello di ritagliarsi un posto fisso nello scacchiere pugliese e trovare una continuità di impiego (in altre parole cercare quantomeno di raddoppiare le presenze della passata stagione, 17, tra Pescara e Terek Grozny in Russia). Tale premessa è indispensabile soprattutto in vista di un’eventuale partecipazione della Slovacchia a Russia 2018.
Spero, con molta sincerità, che Grosso rimetta a posto le cose in fretta, se disgraziatamente non dovesse vincere le due partite interne, incominceranno le polemiche e la sua posizione inizierà a traballare. Puoi giocare bene me se non porti a casa punti non vai da nessuna parte, questo vale per tutti gli allenatori, anche per i più blasonati.