Tra la scomparsa di Angelo Cupini ed il primo impatto con la C di Nicola Turi e Michele Portoghese, gli argomenti per parlare con Alberto Bergossi di certo non mancano. L’ex attaccante – già compagno di squadra del friulano classe 1958 e procuratore dei due giovani di proprietà del Bari – si è concesso brevemente al nostro portale.
Ieri è venuto a mancare Angelo Cupini, storico centrocampista biancorosso dal 1984 al 1986. Cosa ricorda di lui?
“Purtroppo la notizia l’ho appresa anch’io, fa male una cosa del genere. Abbiamo giocato assieme a Bari per 3 anni, era un ragazzo riservato ma molto educato, intelligente e per bene. Lo spogliatoio del Bari era abbastanza variegato, ma lui era entrato in punta di piedi e si era fatto apprezzare da allenatore, compagni di squadra e società. Il presidente Vincenzo Matarrese aveva simpatia per lui, lo stimava tanto. In campo e fuori si è sempre dimostrato affidabile. E pure io con lui avevo legato molto, mi piaceva come persona. In questo momento il mio pensiero va soprattutto ai suoi affetti più cari”.
Come procedono le esperienze di Turi e Portoghese con le maglie di Vicenza e Ravenna?
“Sono due ragazzi che piano piano devono comprendere al meglio la loro nuova realtà. Portoghese ha già debuttato ed ha fatto un paio di spezzoni. Sta andando bene, ma c’è concorrenza. La stessa che Turi sta trovando a Vicenza, mi auguro possa scendere in campo il prima possibile anche lui. Parlando con allenatori e ds direi che stanno crescendo, il campionato poi è lungo e le occasioni non mancheranno. Ottimo per entrambi anche l’impatto con l’ambiente, anche se è chiaro che dalla Primavera ai professionisti la differenza è tanta”.
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